La tartaruga Dedda
Fiaba pubblicata da: Rosy
Perchè, si dice c’era una volta ed ora non c’è più?
Perchè una volta, moltissimi anni fa
c’era un mondo tutto
costruito di zucchero
le montagne il mare
le colline tutto era zuccherato
Un orco, un grande bestione pelato
sudaticcio è sporco
stava coricato su di una branda di paglia
in un vecchio casolare in alta montagna
Non c’era nessuno con lui
viveva da solo, con una tartaruga
maldestra chiamata Dedda
Questa tartaruga preparava, il pranzo all’orco
le cucinava lucertole fritte, con zucchero
ragni all’olio e aceto, con zucchero
e topi al sugo. con zucchero
ogni volta la tartaruga doveva faticare tanto
per catturare quei poveri animaletti
cosi’ capitava che per correre
sbandava e si capovolgeva
perchè
con tutto lo zucchero che c’era intorno
era difficile muoversi
Cosi’ poi, non riusciva a girarsi enon preparava il pasto
e l’orco rimaneva a digiuno
si arrabbiava tantissimo
Fu proprio in quel momento che, bussarono alla porta
della grande casa dell’orco
la tartaruga fece un grosso sforzo
si drizzò sù e andò ad aprire la porta
Erano due fatine, che si erano perdute nel bosco
chiesero
se potevano riposare un pò…
prima di ritrovare la strada del ritorno
La tartaruga Dedda li fece entrare
dicendo loro, di nascondersi sotto il tavolo
per paura che l’orco vedendoli
li avrebbe mangiti
in un solo boccone
perchè era molto affamato
Erano delle fatine azzurrine
venivano dal paese azzurro
dove tutto quel che si tocca diventa azzurro
Avevano gli occhi azzurri
le ali azzurre, anche il loro vestitino era azzurro
e profumavano di gelsomino e borotalco
Però quando avevano paura
il loro profumo si faceva ancora più forte
cosi’ venivano prese e catturate
Le fatine impaurite stettero mute sotto il tavolo
stringendosi strette, strette
l’orco gridò alla tartaruga che aveva fame
e che aveva sentito un buon profumo, di fatine azzurre
cominciò a cercarle cerca e ricerca
girò tutto il casolare, ma non trovò nulla
Stanco e affamato si addormentò, con la pancia vuota
sognando fatine azzurre, con patate e cipolle
Si svegliò di scatto chiamando
Dedda..a voce alta
Sento ancora profumo di fatine, dove sono le voglio mangiare
si alzò e vide le fatine nascoste sotto il tavolo
molto impaurite dell’orco
il loro profumo di gelsomino e borotalco
si fece ancora più forte, per la paura
L’orco si chinò per afferrarli e mangiarseli
ma la tartaruga fu più veloce di lui
gli saltò addosso
e riusci’ ad infilarsi dentro i suoi enormi calzini
iniziando a solleticarle i piedoni
Gratta gratta l’orco, non resistette
più dal tanto sorridere per il solletico
si sedette a terra
senza più riuscire a rialzarsi
era troppo grasso non c’è riusci’
Le fatine azzurrine, uscirono da sotto il tavolo
gli volarono sulla testa
pungendolo con l’ago della loro bacchetta magica
cantandogli una filastrocca
(Gira, girella noi siamo sorelle, gira girella diventerai, Una pecorella) Paf…. bum… pam…
la tartaruga guardava con gli occhi spalancati
ad un tratto l’orco da grasso che era
diventò una piccola pecorella docile
Le fatine continuarono la filastrocca con la tartaruga
(Gira girella, noi siamo sorelle, gira girella sarai una bella principessa)
Drin, dran drun e la tartaruga cosi’ diventò una bella principessa
Insieme con le fatine si recarono al castello azzurro
portarono con se molto zucchero per preparare molto cibo
incontrarono il principe azzurro
che li aspettava
felice per la ritrovata strada
La principessa e il principe azzurro, vissero felici e contenti
nel grande castello azzurro
con l’orco diventato pecorella
che bela sempre
mangia l’ erbetta fresca e
con le fatine che volano nel mondo
che esiste solo nelle favole