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Robot e il buio

Fiaba pubblicata da: Orsola

Nella città computerizzata, ogni azione sperimentata, solo la luce non arrivata.

Il buio, a sera arriva presto ed è buio pesto.

Strano però come sia semplice, far scorrere l’acqua, sfiorando il rubinetto.

Battendo le mani far avvicinare un mobile, il letto.

Toccare il muro poiché sia apra un porta.

Tutto questo, accade, già c’è ma luce dov’è I Robot, sono opere di inventori, strani signori, ora, la formula il suo ignora?

XL così è il suo nome è incapace di camminare al buio, ed inciampica in un ruzzolone.

Che paura per il nostro Robot, a terra mi trovo, in men che non si dica anche se io dolori non provo.

Una notte XL passeggiava nella sua casa ormai buia, cadde in un frastuono esclamò “diamine diavolo”; improvvisamente tutto si illuminò.

Vuoi dire che pronunciando; due casuali parole, spunterà anche il sole, Genio il mio inventore, ha inserito in me per questa formula il vero interruttore.



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