Dammi la mano
Permesso… Posso entrare? Buon giorno bambini… si sono io che parlo, sentite questa vocina, sapete da dove viene? Per favore, guardatevi le braccia, guardatevi i polsi, cosa c’è alla fine del vostro polso? Esattamente, ci… Dammi la mano
Permesso… Posso entrare? Buon giorno bambini… si sono io che parlo, sentite questa vocina, sapete da dove viene? Per favore, guardatevi le braccia, guardatevi i polsi, cosa c’è alla fine del vostro polso? Esattamente, ci… Dammi la mano
Un giorno di marachella Pulcino Pullìa esce dal recinto della fattoria dove abita con mamma Chioccia e se ne va verso la spiaggia. Qui, volendo riposare, entra in pompa magna dal portone principale di un… Pulcino Pullìa
Margherita volle raccontare una fiaba alla sua bambola , che era diligentemente seduta sul letto , prese il libro lo aprì e iniziò…” C’era una volta …” La bambola si scosse e chiese ” Perché… La bambola capricciosa
Nina non sapeva come tutto era iniziato. Ricordava solo che un giorno, un giorno normale, identico a tanti altri, era andata a scuola, si era seduta al solito posto, aveva lasciato lo zainetto accanto al… Nina Gamberina
Quattro bambini che abitavano nella città di Perfavore ogni mattina, nel recarsi a scuola, passavano accanto ad una alta siepe che li divideva dal paese di Prepotenza. Certo…è ovvio, come tutte i bambini morivano dalla… Perfavorenonprepotenza
Fiaba di Aleksandr Sergeevič Puškin. Sul mare-oceano, sull’isola di Bujan, c’era una volta una piccola casetta decrepita. In questa casa vivevano un vecchio con la sua moglie. Vivevano in grande povertà: il vecchio fabbricava le reti… Il pesciolino d’oro
Vicino alla fontana di una piazza vivevano due piccioni, uno prepotente e l’altro timido e indifeso. Il piccione prepotente mangiava tutto quello che trovava e rubava il cibo a quello timido, facendo il gradasso e impedendogli di nutrirsi.
Così, il piccione prepotente era diventato un ciccione e quello timido, sempre più piccino.
“Toh… Guarda, una mollica di pane” e il piccione ciccione si lanciava subito sul bottino.
“Non ne avrai, mangerò tutto io” diceva al piccione piccino, sempre più triste e denutrito.
Un bel giorno, i due videro altri quattro piccioni che volavano, giocando e divertendosi.
“Voglio volare insieme a loro” disse il piccione ciccione, battendo le ali. Dopo due o tre tentativi di volare, il piccione ciccione dovette però arrendersi.
In cima a una collina nella sua casetta, vive Eunice la strega.
Fa incantesimi, prepara filtri e pozioni, lette nei suoi preziosi libri di magia.
Attenzione però!
Le pozioni delle streghe hanno ingredienti un po’ speciali: ali di pipistrello, code di topo, bava di lumaca, peli di ragno peloso!
Non è molto piacevole sentirne parlare, tuttavia i più scontenti sono proprio i piccoli aiutanti della strega: i ragni e i pipistrelli, i topi e le lumache!
“Non ne possiamo più di rimanere senza coda!” si lamentano i topi.
“Non dirlo a noi” dicono i pipistrelli, “senza ali non possiamo volare e non ci piace andare in giro a piedi!”.