Dammi la mano
Fiaba pubblicata da: daniela p.
Permesso…
Posso entrare? Buon giorno bambini… si sono io che parlo, sentite questa vocina, sapete da dove viene? Per favore, guardatevi le braccia, guardatevi i polsi, cosa c’è alla fine del vostro polso? Esattamente, ci sono le mani, bravi amici miei, la mano destra e la mano sinistra, ma adesso sono io che parlo, la mano destra, perchè la mia cugina mano sinistra è molto timida e si vergogna sempre quando c’è da dire qualcosa davanti al pubblico.
Vi ringrazio per il benvenuto con cui ci avete accolto e spero che siate cosi gentili e cortesi da voler ascoltare la nostra storia. Si, perchè per voi è facile, noi siamo attaccate alle vostre braccia, ci aprite e ci chiudete quando vi pare, ci usate per le vostre necessità ma non immaginate di certo che anche noi abbiamo un piccolo cuore e che ci sono cose che ci fate fare che ci piacciono un botto e altre che non ci piacciono per nulla.
A me , personalmente , piace tantissimo quando la mia padrona che si chiama Matilde, mi usa per dare le matite alla sua compagna di banco Mara e ogni volta che lo fa, Mara le fa un sorriso grandissimo e le dice : “ Grazie!”. Matilde ogni tanto è un po’ birichina e si scorda le buone maniere, così senza farmi accorgere , le do un pizzico per ricordarle che è buona educazione rispondere “Prego”.
Sono felice ogni volta che la mia Matilde mi usa per salutare i suoi amici o , quando è in fila per uscire da scuola, mi fa stringere alla mano di qualche suo compagno: in quel momento mi sento invincibile e fortissima.
Quando siamo a casa poi, accarezziamo il nostro gattone Maciste, e lui tutto felice, fa le fusa e spesso si addormenta vicino a noi.
In tutti questi momenti io mi sento felice di essere una mano perchè compio dei gesti meravigliosi, che mi riempiono il cuore di gioia, ma purtroppo non funziona sempre così. A volte , in certe situazioni, mi trovo a combinare dei veri e propri disastri.
E’ capitato una volta che Matilde stava giocando con il suo compagno di classe Matteo, stavano costruendo insieme un castello con le costruzioni e fin lì andava tutto a meraviglia.
Quando il castello era tutto completato, sono iniziati i guai, perchè Matteo voleva fare il cavaliere che difendeva la principessa Matilde, ma lei non voleva fare per nulla la principessa, voleva essere il capitano dell’esercito dei cavalieri. Io, dalla fine del suo braccio, ci provavo a farla calmare, ma lei non mi ascoltava per nulla: ha iniziato a dare pizzichi e graffi a Matteo e poi schiaffi e spinte fino a che… si, bambini, esattamente: sono caduti tutti e due sul castello che si è rovinato in mille pezzi. Matilde e Matteo si sono messi a piangere poi si sono abbracciati, si sono stretti il mignolino per fare pace e si sono promessi di non litigare mai più. E’ arrivata Mara che li ha aiutati a ricostruire il loro castello e insieme hanno giocato ai cavalieri della Mano Gentile .
Quindi, ogni volta che usate le vostre mani, prima fermatevi un attimo a pensare all’azione che state per fare…