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Tutte le fiabe che parlano di "poesia"

La più completa raccolta di fiabe, favole e racconti brevi che parlano di "poesia", tra le migliaia inviate da tutti gli autori di "Ti racconto una fiaba".

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La Befana

Poesia di Giovanni Pascoli Viene viene la Befana, vien dai monti a notte fonda. Come è stanca! la circonda neve, gelo e tramontana. Viene viene la Befana. Ha le mani al petto in croce, e… La Befana

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E’ già Natale

Splendono gli addobbi lungo i viali illuminati fra alberi di abeti e stelle luccicanti. Per le strade si respira una gioiosa festa suoni di zampogne intonano nenie e canti. Nella notte azzurra brilla la cometa giungono… E’ già Natale

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L’aria del Natale

L’aria allegra e luccicante del tempo di Natale, s’avverte densa e generosa lontana. Il vento fischia nelle strade, è la tramontana. In ogni incontro c’è un sorriso, un abbraccio, un bacino ed un suggerimento per… L’aria del Natale

tanka

Tanka

Gocce di pioggia,riflesso di colorinell’infinito, raccontano ai ramifiabe e ninna nanne.

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Celestino Mingherlino e l’Omino di Pan di Zenzero

Celestino Mingherlino avrebbe avuto ospiti certi suoi pronipotini che vivevano in un’altra città e, per l’occasione, voleva riservare loro un’accoglienza degna di zio.

Non conoscendo esattamente i loro gusti in fatto di giocattoli, pensò di preparare qualche dolcetto, di cui i nipotini erano ghiotti.

In realtà Celestino Mingherlino non era un esperto in dolci, dato che a lui non piacevano e poi, diciamocelo, a una certa età è sempre meglio non esagerare.

Trascorse allora quasi un’intera giornata a spulciare ricettari alla ricerca di qualcosa di semplice ma goloso.

“ Ecco qua: omini di pan di zenzero. Dolce anglosassone tipicamente natalizio” lesse mentalmente Celestino.

Celestino Mingherlino e l’Omino di Pan di Zenzero

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Il giraluna

Il Sole era davvero soddisfatto. Ogni mattina si svegliava molto presto per illuminare la vita di tutti gli abitanti della Terra.

I suoi raggi scaldavano che era un piacere.

Il mondo gli sorrideva riconoscente.

La Luna, invece, nonostante volesse molto bene al Sole, si sentiva, come dire, un fenomeno di nicchia. Come tutti sanno, infatti, la Luna è un corpo illuminato, cioè non brilla di luce propria, ma deve la sua luminosità proprio al Sole.

E così la poverina si sentiva inferiore per importanza.

Il giraluna

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Fata Sorriso

– Mamma guarda, oggi a scuola la maestra Giovanna mi ha regalato un piccolo libricino … ma io sono troppo piccola e ancora non so leggere bene.

– Bambina mia – Disse la mamma,dallo a me, te lo leggerò io … entreremo nel mondo magico delle fiabe … questa nuova avventura inizia così: Suad è una piccola bambina di colore proveniente dal Marocco dai folti capelli neri sparse sulle spalle e lo sguardo nocciola reso intenso da due occhioni furbi.

Vive in un modesto collegio alle porte di un piccola borgata di provincia.

Suad ha un carattere taciturno e solitario … non sorride mai … e molto introversa, riservata e triste non ama facilmente rapportarsi con gli altri neanche con le sue compagne di collegio che nonostante tutto l’adorano.

Fata Sorriso

La signora del tempo (14) / La poesia di W. Shakespeare

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Qui tutte le puntate.

La Roma imperiale si estendeva ai piedi del monte Palatino. Il sole stava tramontando, il Tevere brillo, era un magnifico paesaggio, un uomo e una donna stavano seguendo il sentiero che portava in cima. La donna aveva lunghi capelli color biondo rame, occhi azzurri, un delicato nasino e labbra ben disegnate. Portava una lunga tonaca bianca che le lasciava le braccia scoperte, una cintura d’argento era morbidamente appoggiata sui fianchi, ai piedi sandali dello stesso materiale. Non portava gioielli, soltanto due medaglioni, con le stesse incisioni, uno era piccolo mentre l’altro era più grande, sulle spalle un mantello rosso. L’uomo era un soldato, ma anche l’imperatore dell’impero. Si fermarono davanti a una casa a due piani, la donna guardò la città e sussurrò:

«Mi mancherà questo panorama».

«Allora restate e diventate la mia imperatrice», disse l’uomo con calore.

«Mi spiace Cesare, il mio destino e lontano da qui, e soprattutto voi dovrà seguire il vostro».

La signora del tempo (14) / La poesia di W. Shakespeare