Una Notte Gelida d’Inverno
“Quando gli chiesero come fosse nato il suo romanzo, l’uomo seduto di fronte ai suoi interlocutori, accennò prima, un sorrisetto timido, e poi, si passò una mano tra i capelli come chiaro segno di imbarazzo. Dopo alcuni secondi di silenzio e di attesa, rispose dicendo che tutto ebbe inizio in una notte gelida d’inverno….”
“Toc, toc”
Guardai l’orologio, erano le 22 e 30.
Qualcuno continuava a bussare alla nostra porta e mio padre, un po’ stupito e un po’ intimorito, andò ad aprire.
“Perdonatemi se disturbo a quest’ora, ma la mia automobile ha avuto un guasto! Fuori fa molto freddo e con questa bufera di neve non so dove andare!”
Mio padre lo accolse in casa e gli promise assistenza.
La scarpetta
Un pesce palla
ruppe un’ampolla:
un liquido giallo uscì,
era olio.
Il pesce
fece palline
di pane,
le intinse
nell’olio:
che gusto!
Cibo in capsule
In un simpatico paesino al confine tra Francia e Liguria le massaie e le casalinghe avevano organizzato una protesta perché erano stanche di cucinare. Ne avevano abbastanza di pentole, mestoli e tegami. E di mariti che mangiavano a ufo senza alzare un dito.
Il farmacista Narciso, furbo di nascita, inventò il cibo in capsule.
Così, di punto in bianco.
Verdura, carne, pesce, uova, pasta, tutto. Tutto in capsule. O al massimo in polvere. L’idea gli balenò nella mente durante una notte d’insonnia, fissando il soffitto al calduccio sotto le coperte. Ascoltando scrosciare un acquazzone.
La farfalla e il cavolfiore // Audio fiaba
Breve, veloce e precisa come una novella narrata da un canta-storie, la fiaba di Apuleio si riveste di contemporaneo grazie alle musiche elettroniche che l’accompagnano.
La Farfalla si sente bella e snobba il cavolfiore ma alla fine della vicenda viene da chiedersi: è davvero questo il modo migliore di comportarsi?
“Era una bella mattina di primavera e il sole scaldava il prato trapuntato di fiori.
Su uno di essi aveva dormito una farfalla che, stiracchiandosi, distese le ali e cominciò a curiosare qua e là”.
Clicca su “Leggi tutto” per ascoltare l’audiofiaba.
Il tacchino pizzaiolo
Un tacchino un po’ goloso, sta pensando già da un pezzo d’imparare a far la pizza.
Su una grande spianatoia mette un sacco di farina,
sale grosso da cucina e di lievito un cubetto,
d’acqua fresca aggiunge un secchio
e mischia tutto con il becco.
Forma una bella palla, che fa crescere con calma al calduccio nella stalla.
Poi prepara gli ingredienti per condir quella delizia,
prende tutto dentro all’orto della cara zia Letizia.
Rossi e grossi pomodori ,melanzane e peperoni,
di basilico un cestino e di aglio uno “spicchino”.
La cipolla del casale
filastrocca ispirata al racconto musicale omonimo
Per il monte passeggiando
Salutando e fischiettando
La cipolla cerca amici
Forse per andare in bici
Con il mais e la patata
L’amicizia non è nata
Il fagiolino dice no
Il pomodoro no ci sto’
La cipolla triste e sola
Solo il grillo la consola
Si ritira in cantina