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Tutte le fiabe che parlano di "gesu bambino"

La più completa raccolta di fiabe, favole e racconti brevi che parlano di "gesu bambino", tra le migliaia inviate da tutti gli autori di "Ti racconto una fiaba".

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Il sorriso di Natale

Il sorriso di Natale lo puoi trovar agli occhi di un bambino che allegro e spensierato festeggia il Natale con la sua famiglia ottenendo nulla in cambio se non il loro amore.   Condivisione, Unione,… Il sorriso di Natale

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A urutta. La grotta.

Rintra na urutta nica è fridda
cu tanticcia ri paghia c’è nu sciecco e na vaccaredda
è supra tanticcia ri paghiuzza
romme nu picciriddu
anttuppatu sulu cu muzzuddu ri pezza
lu sciecco ca vaccaredda ci stannu vicinu
pi fallu cauriari co fiatu cauru
cusi’ nun senti friddu u picciriddu
ocantu ciavi a sà madre Maria e a sà patri Giuseppi
iddi sunu tantu stanchi ana caminatu assai
nun pottunu truvari na stanza pi dommiri
da’nalbergu picchi’ erunu tutti inpigniati pò ciensimientu
cossi’ Maria appa fari nasciri a sà figghio di na urutta fridda

A urutta. La grotta.

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Hanno rubato Gesù Bambino?

Il rispetto delle regole, prima di tutto: Paolo e Rita sapevano bene quanto ci tenevano mamma e papà.

E una delle regole era, per l’appunto, questa: Gesú Bambino nasceva sempre al ritorno dalla messa nella notte di Natale; solo allora si poteva contemplare nel presepe.

Rita e Paolo, per essere sicuri che le cose andassero proprio in questo modo, ogni anno toglievano la statuina di Gesú Bambino dalla scatola dov’era conservata insieme con tutte le altre e la consegnavano alla mamma che la custodiva, per tutto l’Avvento fino alla Notte Santa, in un luogo caldo e prezioso: dentro l’astuccio degli occhiali della nonna…

Poi, prima di uscire fuori da casa per andare alla messa, la deponeva nella mangiatoia.

La mamma, infatti, con una scusa o con l’altra era sempre l’ultima della famiglia ad arrivare in chiesa.

Hanno rubato Gesù Bambino?

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Il gigante dei boschi

Era la Vigilia di Natale, un vecchietto di quasi cento anni con le spalle curve e la barba bianca misto all’argento tornava dal bosco trascinando sulla slitta un enorme ceppo da ardere.

Camminava a stento sulla neve che gli coprivano le fiacche gambe.

Era la notte più fredda dell’anno e tutti gli abitanti del paese si preparavano a festeggiare la nascita di Gesù Bambino.Anche il vecchietto aspettava con ansia l’arrivo del grande evento e mentre felice si avviava con trepidazione verso casa canticchiando canzoni Natalizie vide in lontananza, un dolcissimo bambino dal sorriso abbagliante che stava dritto immobile su di un piedistallo ricoperto da muschio con i piedini nudi e con addosso una sola camicia.

Il gigante dei boschi