Il cane, la sua preda e l’ombra
Ognun quaggiù s’inganna,e in ogni tempo è il numero infinitodi chi corre e s’affannae crede l’ombre di toccar col dito. Per questi vale di quel Can la favola,che della preda nel ruscel l’imaginevista riflessa, il pezzo abbandonòch’aveva in bocca, e in l’acqua si tuffò.Ma invece di pigliarnedoppia porzione, quasi vi restò,e perdette coll’ombra anche la […]