Sì, bambini piccoli e grandi, questa storia me l’ha raccontata una bella, anziana signora che ho incontrato sul treno, quello che porta a Pistoia e che viaggia tra i monti dell’Appennino. Eravamo in partenza alla stazione di Bologna e si parlava del più e del meno, quando un nome, Marcello, gridato da qualcuno fuori dal treno, illuminò lo sguardo della sconosciuta…
– Marcello…. conoscevo un ragazzo di nome Marcello…
disse sorridendo al suo ricordo e il treno partì e il racconto ebbe inizio.
– Ero appena andata in pensione e i miei bimbi mi mancavano molto, così accettai di dare qualche lezione a quel ragazzino strano che …
Tra una galleria e l’altra, la luce inondava ora una montagna che sembrava la testa di un lupo, ora una cima orlata dalle ali di un gigantesco falco in picchiata, come se fosse stato catturato nella pietra per sempre e poi lo sguardo spaziava tra i boschi e il verde disteso tra le valli. Come non farsi rapire, immersi in quella magia, dalle parole della signora dai capelli bianchi, disegnati da sottili fili azzurrati e dalla sua voce dolce, che narrava lenta e quieta come solo i vecchi sanno fare?
Ti puoi fidare del maghetto dalla barba verde?