Il principe azzurro

Fiaba pubblicata da: Roberta Canu

Un principe azzurro con il suo cavallo bianco non riusciva proprio a trovar moglie. Passeggiava nel giardino del suo castello, e nelle giornate di pioggia le lacrime non si notavano mai, ma lo sguardo perso e insicuro si scorgeva da chilometri di distanza. L’amore non riusciva a colpirlo al cuore, ed egli viaggiava per il mondo con la speranza di poter incontrare una dolce fanciulla che facesse al caso suo. Egli si lamentò  con la bella luna gialla, che ogni notte gli faceva compagnia, e le raccontò il suo malumore e i dispiaceri della vita solitaria. Parlò anche con la rosa senza spine, l’unica che sapeva amare senza ferire nessuno.

Egli era proprio sconsolato e sbuffava seduto su una pietra. Aspettava che l’amore bussasse alla sua porta, ma attendeva invano qualcosa che non arrivava.

Le spighe di grano nei campi ridacchiavano malandrine, mentre le rose piangevano lacrime amare.

Il principe inseguiva il suo sogno, i fiori lo ascoltavano in silenzio mentre si lamentava e chiedeva all’aurora di mandargli una bella principessa. Una mattina trovò una piccola fanciulla distesa su una rosa rossa.

-Chi sei?- domandò il principe, schiudendo le labbra in un moto di sorpresa e gioia.

-Sono la rugiada, vuoi passare la vita con me?-

Il ragazzo si commosse e piccole lacrime vennero assorbite dalla rosa, che starnutì convulsamente.

-Andateci piano, voi due, o mi consumerete i petali!-

Il fiore porpora rose e abbracciò la piccola fanciullina.

-Perché sei così piccina?- chiese il principe.

-Perché le cose importanti della vita, le più belle, stanno sul palmo della mano-

Lui parve estasiato e la prese, la raccolse e nel mentre la rosa sorrise compiaciuta.

-L’amore vince sempre- disse il fiore, applaudendo.

Il principe all’improvviso si rabbuiò. parve triste e ad un tratto gli occhi si fecero lucidi.

-Come farai ad amarmi se siamo così differenti?-

La fanciullina si alzò in piedi e accarezzò la guancia del giovane.

-Sciocchino, non sai che in amore tutto è possibile?-

Lui sorrise e la portò a casa, nel castello fin troppo grande per una persona sola.

Vissero felici e contenti, si sposarono e il ragazzo la trattò sempre come una regina, le regalò ogni giorno fiori freschi e rose rosse su cui dormire.

La fanciulla non crebbe mai in altezza, ma il suo amore per il principe  fu talmente grande che a confronto il mare è solo un minuscolo mondo a parte.

Invecchiarono insieme e ogni tanto, con il suo cavallo bianco, il principe faceva delle lunghe passeggiate con la sua piccola amata, portandola in groppa all’animale.

La rosa piangeva continuamente di gioia e quando la fanciulla precedette il principe nell’ora della morte, egli non smise un solo giorno di andare a trovarla.

Ancora oggi è possibile ammirare la tomba con la rosa rossa che piange.



Contenuti suggeriti: