Lagna la Castagna

Fiaba pubblicata da: Cristina

La signora Castagna,   e guai a non chiamarla signora, viveva nel bosco vicino al signor Fungo, uomo di tanta pazienza, e aveva pessimi rapporti con il vicinato, tanto che ormai tutti la chiamavano Castagna la Lagna.

Viveva da sola, e la sua casa era composta da rametti marroni, fili d’erba gialli e qualche fogliolina verde.

Lei amava questi colori e l’idea che potessero sbiadirsi o rovinarsi la terrorizzava. Il marrone le ricordava la terra, con il suo profumo e la sua forza vitale. Il giallo era il sole, con il suo calore e la sua energia. Il verde era l’armonia e la gioia di vivere.

Passava le giornate a scrivere racconti che mai nessuno leggeva, e a passeggiare nel bosco, nell’intento di incontrare qualcuno per poter fare due chiacchiere. Ecco questo era un po’ il suo problema… le chiacchiere. Si preparava nella mente mille racconti e discorsi da affrontare con i suoi amici e poi… quando li vedeva, la sua timidezza trasformava i suoi pensi eri in semplici frasi, a dire il vero anche un po’ inutili, in cui era il tempo a farla da padrone: “ uffa quanta pioggia… se continua così si allagherà tutto.. “ oppure “ uffa che sole e che caldo… in questo modo le case si riempiranno di polvere ! “ e ancora “ ma come passa il tempo… è appena iniziata l’estate che è già inverno “… insomma, alle persone che la incontravano non restava che annuire pensando che in effetti forse un po aveva anche ragione… ma uffa che lagna!!! Ed è così che la povera signora Castagna venne soprannominata Castagna la Lagna… ma attenzione, non fateglielo sapere!!!

Solo con il sig. Fungo lei riusciva a parlare. Sarà perché il suo grande cappello gli copriva lo sguardo o sarà perché il suo gambo rotondo faceva simpatia, ma con lui era tutta un’altra cosa. Anzi a dire il vero, lo trovava anche molto bello e sperava un giorno di poterlo convincere a fare una passeggiata con lei. Ma lui, bravissimo ad ascoltare e a parlare, non osava camminare nel bosco, perché le sue corte gambe e il suo buffo cappello lo facevano sentire in imbarazzo.

Un giorno di Autunno la signora castagna fece una terribile scoperta: la sua casa aveva perso colore e i rametti, che le facevano da riparo, erano diventati secchi e sgualciti. Partì per andare nel bosco a chiedere aiuto, ma come al solito, nessuno la stette ad ascoltare perché , dopo i preamboli sul tempo e sulla pioggia, i suoi amici si erano dileguati inventando mille scuse.

Allora tornò a casa triste e sconsolata, pensando che mai sarebbe riuscita ad aggiustare da sola la sua casetta.

Davanti al cancello incontrò il signor Fungo, che sdraiato al sole, la stava aspettando.

Paziente, ascoltò le sue solite lamentele, e quando dopo circa un’oretta, la signora Castagna riuscì a raccontargli il problema, lui attentamente la ascoltò.

Provarono a escogitare piani e progetti, ma niente sembrava realizzabile. Ci sarebbe voluto l’aiuto di tante persone per raccogliere nuovi rami, fili d’erba brillanti e foglioline ancora intatte.

Dopo una notte passata insonne, il signor Fungo prese la sua decisione e con tanta forza e coraggio affrontò la situazione.

Raccolse un bastoncino dal terreno a cui si appoggiò con cura per non cadere, e passo dopo passo si inoltrò nel bosco alla ricerca di persone amiche e volenterose. Tutti al suo passaggio si accorsero di lui e ben presto fu circondato da vecchi amici che ormai da tempo non incontrava più, perché sempre nascosto nel suo rifugio.

Brevemente il signor Fungo spiegò loro il grande problema della signora Castagna e si stupì nell’accorgersi della grande disponibilità degli abitanti del bosco.

In breve tutti si misero al lavoro e quando andarono a casa della signora Castagna, questa quasi cadde per terra dallo stupore!

Il lavoro fu lungo e difficile, ma nessuno si lamentò. La signora Castagna riuscì a preparare dell’ottimo tè con i biscotti e riuscì a intrattenere gli agili amici con discorsi divertenti e profondi,: il signor Fungo costruì un tavolo lungo con sgabelli colorati.

Il risultato fu stupefacente e la nuova casa divenne l’orgoglio di tutto il bosco.

Ma non solo: per la prima volta in vita sua, la signora Castagna riuscì a vincere la timidezza e l’imbarazzo e iniziò a intrattenere i suoi amici in modo piacevole. Il Venerdì inoltre divenne un giorno speciale in quanto tutti erano invitati al pranzo della signora Castagna: il tavolo e gli sgabelli del sig. Fungo furono utilizzati al meglio.

Ma la grande novità fu vedere il fungo e la castagna ( che nessuno più chiamò Lagna ) tenersi per mano e passeggiare allegramente nel bosco, felici di essere insieme e senza più paure.

Il giorno in cui la casa della signora Castagna fu ricostruita fu importante per tutti: per lei, perché la generosità e l’amicizia dimostrata dagli amici del bosco le fecero capire che poteva fidarsi di loro abbandonando la sua timidezza e paura, per il fungo che capì che, anche se le sue gambe erano piccole e goffe, sapevano ancora camminare e muoversi bene, e per tutti gli abitanti del bosco che ritrovarono due vecchi amici e… dei succulenti piatti



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