Brividi, manette…e croissant al cioccolato
– Mamminaaa ! Dove sei? Vieni a prendermi, per favore! – Federica si era svegliata e cercava come sempre le coccole della mamma. Erano quasi le dieci : il sole splendeva ormai alto nel cielo.
– Arrivo subito, tesoro mio! – e così dicendo Mary pose la piccola Martina nel seggiolone per andare ad accogliere con un grande, caloroso abbraccio il risveglio della sua primogenita.
Fefè – questo era il nome con cui era familiarmente chiamata Federica – si strofinava gli occhietti ancora assonnati. I suoi capelli arruffati e scomposti testimoniavano l’agitazione di una notte trascorsa rigirandosi nel lettino, incapace di prendere sonno per la troppa emozione. Le lenzuola erano ammucchiate ai piedi del letto, ridotte in un groviglio, afflosciate come un pallone sgonfio.




