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Tutte le fiabe di daniela p.

Questa la raccolta personale di daniela p.. Puoi contribuire anche tu al progetto "Ti racconto una fiaba" inviando i tuoi testi attraverso l'apposita pagina invia la tua fiaba.

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La foglia e il vento

Una foglia si stancò di stare sull’albero.

Chiamò il vento e gli disse : “Portami via! Voglio vedere il mondo!”

Il vento la staccò dal ramo e la fece volare nell’aria .

La fece atterrare sull’acqua di un lago di montagna. Diventò una barchetta per due formiche innamorate che fecero un giro.

Il vento accarezzò la foglia di nuovo e la portò su un tetto . Vide tanti uccelli che viaggiavano vicino alle nuvole.

La foglia e il vento

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Alla scuola del mare

Che emozione : ricomincia la scuola nella classe del mare .

Ci sono proprio tutti ed è bello ritrovare gli amici.

Ognuno racconta le sue avventure d’estate .

Polpo dice che nuotando nei mari più profondi ha trovato un paio di occhiali d’oro e quando se li mette si sente bellissimo.

A Triglietta invece è successa una brutta avventura :si è miracolosamente salvata dalla rete di un pescatore che aveva un buco , se no adesso sarebbe già stata fritta!

Alla scuola del mare

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Una storia d’estate

Tanto tempo fa, quando ancora non erano nati i treni e gli aerei, Madre Natura aveva in mano un pennello di un solo colore.

Era giallo e ogni volta che voleva dipingere, lo intingeva nel Sole.

Fu così che disegnò l’estate, rubando ai raggi un po’ d’oro per il grano maturo, prendendo un po’ di luce inventò i girasoli.

Per caso, una goccia di giallo cadde nel blu del mare e le onde si tinsero di verde smeraldo: verdi furono le foglie e verdi i prati dove le margherite sembravano tante stelle .

Una storia d’estate

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La notte

Quanto silenzio c’era quella notte…

Era tutto buio, c’erano le stelle accese d’oro, la luna sorrideva ai sogni e più sorrideva più splendeva.

I gufi svolazzavano intorno alla luna per giocare a giro giro tondo.

La famiglia De Lupis giocava a chi ululava più forte , senza svegliare però i bambini che dormivano.

La famiglia De Bat, lontani parenti di Batman, faceva la gara a chi mangiava più zanzare …. Ma che paura! Le zanzare si nascondevano nella chioma degli alberi.

La notte

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Gelsomino e l’amore

Successe una volta che la luna rimase imprigionata nel sole e non riuscì a salire in tempo nel cielo per la notte.

Fu un guaio perché il buio non arrivava mai : le stelle scomparvero nel cielo azzurro, il gufo continuava a dormire e forse russava anche, le lucciole non brillavano più.

Anche il gatto Gelsomino era triste : aspettava impaziente sopra il tetto la luna, perché avevano un appuntamento : si volevano molto bene .

La luna riuscì a mandare una stella volante da Gelsomino per chiedere aiuto; il gatto ci salì sopra, ma durante il viaggio, mentre la stella girava a tutto gas, scivolò nel buio e andò a finire nella prigione della Luna .

Il gatto e la Luna , innamorati , si baciarono e , come per magia, si liberarono dalla prigione .

Gelsomino e l’amore

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Il pescatore e la sirena

Tanto tempo fa un pescatore pescò uno stivale.

Era molto vecchio e forse era magico.

Strofinando le mani, lo stivale faceva apparire di tutto ed esaudiva ogni desiderio , come la lampada di Aladino.

Il pescatore, che si chiamava Amedeo, un giorno usò lo stivale per pescare pesci di tutti i tipi: trote, carpe e anguille.

Nel mentre che Amedeo contava i pesci, un cavalluccio marino gli si avvicinò e gli disse: ” Nel fondo del mare è nascosto un tesoro, cercalo dietro ad un mucchio di coralli , ci sarà una sirena ad aspettarti con una perla e una conchiglia in mano.”

Amedeo si mise la tuta da subacqueo e scese sott’acqua , nel mare blu.

Il pescatore e la sirena

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Marco e la sfortuna

Tanto tempo fa, un albero di ciliegie fiorì.

Con il passare del tempo i fiori diventarono ciliegie rosse e golose.

Un bambino di nome Marco andò a coglierle, ma non ci arrivava.

Prese una scala e si arrampicò.

Iniziò a coglierle a manciate e le mise in un grande cesto .

Scese velocemente dalla scala, perché aveva voglia di mangiarle subito, ma … scivolò e il suo cesto si rovesciò sulla sua testa!

Marco e la sfortuna

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Alla corte di Re Alfabeto

Che confusione alla corte di re Alfabeto!! Mai una volta che le lettere si mettano in fila ordinatamente senza litigare …. mai!!!

C’ è Z che sorpassa tutti perchè vuole essere sempre la prima, c’è L che brontola perchè dice che si deve fare una volta per uno, c’è H che sta sempre zitta , lei non brontola e aspetta con pazienza il suo turno.

Un giorno in cui le 26 lettere facevano più rumore del solito, Re Alfabeto perse la pazienza e disse:

“Da oggi in poi decido io in che ordine vi dovete mettere e se qualcuno brontola , lo cancello dall’alfabeto!!!”

Così iniziò a chiamare lettera per lettera : ” A… B…C…” e come sentivano il loro nome , le lettere , ubbidienti, si disponevano in fila.

Quando ebbe chiamato tutti, rimase per ultima la Z , che si infuriò tantissimo e iniziò a brontolare:” Che cosa ho io che non va??? Perchè mi hai messo ultima , dopo tutti , non sono forse abbastanza importante? O non sono abbastanza bella? ” Cominciò a piangere e a fare le bizze e cosi , Re Alfabeto, dopo aver consultato il gran consiglio altissimo delle parole decise di cancellarla dall’elenco delle lettere.

Alla corte di Re Alfabeto

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Una notte

Era una  notte come tante altre quella notte.

Anche quella notte era nata la Luna , che brillava con il suo viso luminoso.

Ma, a ben guardare , nei suoi occhi c’era qualcosa di nuovo , una luce diversa , quasi magica come se stesse per accadere qualcosa  di speciale.

Eppure era una notte come tante altre, quella notte. Ma a ben sentire regnava un silenzio  diverso, come se fosse preparato apposta per ascoltare qualcosa di speciale. 

Una notte