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Il bauletto magico

Fiaba pubblicata da: annamariavillani

Lungo una stradina di campagna tre sorelle Leda, Elsa e Milù, camminavano tranquille, quando si imbatterono  in un vecchio castello abbandonato. Spinte dalla curiosità si introdussero all’interno, la prima faceva da guida, le altre due le andavano dietro senza fiatare.

Ad un tratto si spalancò una piccola porta e davanti ai loro occhi apparve una stanza traboccante di oggetti d’oro, pietre preziose e monili d’ogni genere. Le tre sorelle rimasero senza parole, non avevano mai visto nulla del genere, Leda  invitò Elsa e Milù a portare via quante più cose potevano.

Scorsero dei vecchi sacchi posti in un angolo della sala, dopo di che cominciarono a riempirli in tutta fretta.

“Nessuno crederà mai a questa storia”, affermò entusiasta Leda, “saremo talmente ricche che tutto il paese ci invidierà!”, affermò decisa .

Le prime due sorelle erano intente a riempire i propri sacchi e non si avvidero che Milù non aveva prelevato alcunché,  il suo sguardo si era posato su un piccolo bauletto neppure tanto prezioso,  più tardi, una volta uscite dal castello Leda chiese alla sorella minore:

“Ma con così tanta roba, proprio d’un vecchio bauletto dovevi impossessarti?”

“Al suo interno vi sono alcune lettere”, rispose Milù, “chissà chi le avrà scritte, certamente qualcuno  che è vissuto  in questo castello e poi osserva al suo interno vi è anche un bellissima piuma d’oca.”

“Ma guarda un po’” rispose incollerita Leda  “in ogni caso, rimarrai per sempre una povera e umile fanciulla”.

Dopo di che, le tre sorelle fecero rientro a casa, le prime due erano felicissime per tutta quella fortuna sopraggiunta così all’improvviso,  pertanto cominciarono a tirare fuori dal sacco tutti gli oggetti preziosi, però ma man mano che li estraevano essi divenivano invisibili e nelle loro mani non rimaneva che il nulla.

“Oh! ma com’ è possibile?” dichiarò delusa la prima “tutto svanisce all’improvviso.”

“Così fu pure per la seconda sorella, ogni qual volta estraeva un oggetto dal sacco, esso diveniva invisibile”.

La terza invece, se ne stava in disparte e una volta aperto il bauletto cominciò a leggere il contenuto  della prima lettera:

“Mia cara”, diceva “la tua mancata avidità sarà per te fonte di felicità, all’interno dello scrigno vi è una piuma d’oca e dopo aver recitato la formula magica esprimi pure tre desideri”.

La ragazza incredula, riferì ciò che riportava la lettera alle due sorelle, pertanto espresse il primo desiderio:

“Vorrei possedere un grande castello, immerso nel verde di verdi boschi, così da poter ascoltare il canto soave degli uccelli.”

Terminata la frase, davanti a sé apparve un maestoso castello con un immenso giardino con tanti bellissimi fiori variopinti e una vasta varietà di uccelli.

Successivamente, espresse il secondo desiderio: “Vorrei possedere una grande carrozza, per poter viaggiare e visitare tutte le meraviglie del mondo”  .

Poco dopo davanti ai suoi occhi apparve un sontuosa carrozza, interamente rivestita d’oro, con al seguito sei cavalli bianchi, con cocchieri vestiti di tutto punto.

Così fu la volta del terzo desiderio: “Vorrei incontrare un giovane principe di buon cuore, che mi ami per ciò che sono” dichiarò con voce flebile.

Ad un tratto le apparve davanti un bellissimo principe, era il sovrano del castello, egli si avvicinò le prese la mano e la baciò gentilmente. Ella depose la piuma d’oca nel bauletto e felice si diresse verso le due sorelle, che rose dalla rabbia, fissavano la scena icredule.

In seguito, la giovane fanciulla sposò il bel principe, regnarono entrambi per tantissimo tempo.

Milù con un atto di generosità accolse nel castello le due sorelle, che divennero col suo benestare delle nobili cortigiane.

E vissero per sempre felici e contenti.



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