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La triglia di Battipaglia

Fiaba pubblicata da: Alessandro Gioia

Nella città di Battipaglia viveva in una pescheria una triglia,
era attenta a tutto, ma aveva a dire il vero una gran coda di paglia.

“Qui non mi compra più nessuno!”diceva il triste animale. “Non mi vuole proprio nessuno!”
E si offendeva, fermando lei i clienti, tutti i giorni, ad uno ad uno.

“Perché non mi volete, non sono saporita?”
“No!” rispondevano le persone là giunte per alici e cozze fresche a gran risparmio.
“E’ che è cara la vita!
Noi non abbiamo nulla contro di te.
A cena ormai mangiamo solo cozze e due alici e qualche piccolo biscotto con mezza tazza di tè.”

“Qui bisogna far qualcosa!” pensò il pesce tutto triste.

“Non è affatto giusto che io resti qui a poltrire in un cesto!”

“Non arrabbiarti”, rispose il proprietario della pescheria sorridente.

“Io per tenerti qui mi son venduto più di un dente.

Sii felice di esser viva, ormai mi fai compagnia da tanto tempo.
Insieme alle trote, alle aragoste, polipi, sogliole e scampi.
Abbiamo compreso che il mondo qualche volta è triste e vario
amica mia, non ci serve per capirlo un calendario.”



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