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Tutte le fiabe che parlano di "offesa"

La più completa raccolta di fiabe, favole e racconti brevi che parlano di "offesa", tra le migliaia inviate da tutti gli autori di "Ti racconto una fiaba".

la bambina vanitosa

La bambina vanitosa

Primo giorno di scuola elementare. Nuovo edificio scolastico, nuove maestre e nuovi compagni. Beh, non del tutto nuovi . Alcuni compagni dell’asilo, avevano avuto la fortuna di  ritrovarsi nella stessa scuola e nella stessa classe.… La bambina vanitosa

bove-ida-baccini

Il bove

Fiaba tratta da “Lezioni e racconti per bambini” di Ida Baccini (1882).
“Dettati nel puro e gentile idioma toscano, questi libri parlano al fanciullo il suo linguaggio, lo dilettano, lo avvezzano a vedere, ad osservare il mondo esteriore, come ad amare il bene morale” (Dalla prefezione al libro di Pietro Dazzi).

Attilio sta per finire sei anni, e a vederlo tutto assennato e composto, gli se ne darebbe anche dieci. Ha quasi l’aria di un omino. La sua passione, quando ha finito di far le cose di scuola, è di guardare i libri colle figure.

A volte la mamma gli presta un librone grosso grosso, dove ci sono disegnate tutte le bestie, tutte le piante e tutte le pietre che si trovano sulla terra. Il babbo dice che quel librone è intitolato «Storia Naturale», ma il bambino non si confonde coi titoli, e passa delle ore a guardare ora un bell’uccello dalla coda lunga lunga, ora qualche albero dalle foglie gigantesche, ora certe pietre dalle forme curiose, che sporgono dall’interno d’una grotta o rotolano dal vertice d’un monte scosceso.

Il bove

cacchina-della-gazza

La cacchina della gazza

C’era una volta una piccola capretta
ogni mattina andava nei prati a pascolare, in compagnia delle sue sorelline caprette
era una capretta molto vanitosa, voleva essere sempre elegante
e ben vestita.

Quando usciva, metteva un cappellino da sole, fatto di paglia e fieno
una magliettina ricamata a fiorellini
e per non sporcarsi le zampette, metteva delle scarpette da tennis, di colore rosa

Quando camminava si pavoneggiava tutta,
era molto bella e tutti l’ammiravano
Paperetta, l’erbetta fresca, del prato la mangiava con forchetta e coltello
per questo la chiamavano La Capretta Paperetta

La cacchina della gazza