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Tutte le fiabe che parlano di "normalità"

La più completa raccolta di fiabe, favole e racconti brevi che parlano di "normalità", tra le migliaia inviate da tutti gli autori di "Ti racconto una fiaba".

nasinlungo

L’orrenda creatura di Nasinlungo

Nel paese di Nasinlungo, si diceva esistesse un mostro. Tutti sapevano che abitava di là del Giardino Felice, ma pare che nessuno l’avesse mai visto. Gli abitanti lo temevano ed il sindaco aveva proibito alla cittadinanza, di oltrepassare la grande siepe.

Era un paese tranquillo e pieno di bambini, tra cui il piccolo Tobias di sette anni.

Un giorno, si allontanò da casa per andare alla ricerca del suo amatissimo gattino, che non riusciva più a trovare. Pensava che sarebbe riuscito a scovarlo e ritornare, senza che i suoi genitori se n’accorgessero.

L’orrenda creatura di Nasinlungo

pollicino 1

Pollicino

C’era una volta uno spaccalegna e una spaccalegna, che avevano sette bimbi, tutti maschietti. Il maggiore avea solo dieci anni e il più piccolo sette. Come mai, direte, tanti figli in così poco tempo? Gli… Pollicino

Il contadino del Danubio

Un buon consiglio ch’ha la barba grigiaè di non giudicar sull’apparenza.Del pipistrello già contai la favolaper meglio dimostrar questa sentenza;ma posso anche citare Esopo e Socrate,gente conosciutissima, mi pare,e insieme raccontareciò che da Marco Aurelio… Il contadino del Danubio

maniglia

Una porticina molto speciale

Molto, molto lontano da qui, c’è un paese che si chiama Nonsoloporte e lì viveva una piccola porticina tanto infelice perché nessuno la voleva. Era molto piccola, brutta e tutta storta ed aveva la maniglia rotta. Non era colpa sua se l’avevano costruita male ed era sempre presa in giro e derisa dalle altre porte. Per questo motivo stava tutto il giorno in un angolo del negozio e guardava la gente che entrava ed usciva. Era così triste e sola, avrebbe fatto di tutto per avere un amico.

Un giorno entrò nel negozio un uomo che voleva una porta per la cameretta del figlio.

“E’ molto malato” si confidò con il negoziante “Piange tutto il giorno ed i medici non sanno che cosa abbia. Speriamo che questa bella porta colorata gli dia un po’ di gioia”.

Una porticina molto speciale

L’asino che (non) vola

asinoIl paese degli asini che NON volano è un posto molto lontano. In quel paese gli asini si sono scordati di come potessero a volare, tanto che ora sono convinti di non poterlo fare.

A noi pare incredibile, ma in questo strano mondo, gli asini che NON volano camminano su quattro zampe, con quelle orecchie irte come i nostri asini.

Gli asini che NON volano si sono scordati il loro passato di asini migratori. Gli asini che NON volano nemmeno immaginano cosa si stanno perdendo.  Gli asini che NON volano non hanno mai volato.

Chissà come ci sono finiti in quello strano mondo, chissà perché nessuno ha mai volato. Me lo chiedo da sempre. Come può esistere quel mondo dove gli asini NON volano?

Asini che NON volano, ma pensa te …

Talmente asini, quegli asini, da scordarsi pure di guardare il cielo. Talmente asini, quegli asini, da non accorgersi dei mille passaggi dei loro compagni migratori sopra le loro teste. Talmente asini, quegli asini, dal dileggiare chi s’avventurasse nell’idea che potesse esistere l’asino che vola.

L’asino che (non) vola

Goccia

 “Che fai goccia, dove vai?”

“Salgo!”
Ennesima Goccia Normale che straluna gli occhi e rincara: “essere diabolico, vade retro!”, ma poi, cadendo, la perde di vista.

“Che fai goccia, dove vai?”
“Salgo!”
Ennesima Goccia Normale che straluna gli occhi e rincara: “sarai la rovina di tutte le gocce, la fine della nostra specie!”, ma poi, cadendo, la perde di vista.

Goccia