Chi non ha mai posseduto un cane
non può sapere che cosa significhi essere amato.
– Shopenhauer –
I – La mia nascita
E venne il giorno del mio arrivo sulla terra. Da allora, come ancora adesso del resto, continuo a chiedermi come sia stato possibile questo evento meraviglioso. Quel giorno presi coscienza all’improvviso della mia esistenza. Percepivo il battito ritmico e rassicurante del mio cuoricino, anche se tutto era ovattato e buio. Il poco tempo in cui restavo sveglia lo passavo a toccare con le zampe e a tastare con la lingua ciò che mi stava attorno cercando di scoprire dove fossi. Capii subito di avere un punto di riferimento vivente accanto a me. Sentivo i suoi peli folti che mi davano calore e sicurezza e la mia bocca trovò anche delle tumefazioni, in quel manto accogliente, che stringendole liberavano un liquido delizioso che mi dava forza e placava quella strana sensazione che partiva dalla mia pancia. I primi giorni passarono tutti eguali l’uno all’altro. Stavo sveglia solo per ingurgitare avidamente il mio pasto più volte al giorno (anche di notte*), poi dormivo per la maggior parte del tempo. Non ho alcun ricordo di ciò che succedeva nella mia mente in quei lunghi momenti di oblio.
La principessa dei cani randagi