Un viaggio nel tempo
Immagina un pomeriggio, uno di quelli in cui il sole splende alto nel cielo, riscaldando di luce tutto quello che trova; immagina il suo calore, vivo e torrido e quella luce che solo le giornate… Un viaggio nel tempo
La più completa raccolta di fiabe, favole e racconti brevi che parlano di "egitto", tra le migliaia inviate da tutti gli autori di "Ti racconto una fiaba".
Immagina un pomeriggio, uno di quelli in cui il sole splende alto nel cielo, riscaldando di luce tutto quello che trova; immagina il suo calore, vivo e torrido e quella luce che solo le giornate… Un viaggio nel tempo
Immagina un pomeriggio, uno di quelli in cui il sole splende alto nel cielo, riscaldando di luce tutto quello che trova; immagina il suo calore, vivo e torrido e quella luce che solo le giornate d’estate possono avere. Immagina il silenzio che la calura delle prime ore del pomeriggio genera, quando è fatica anche respirare e tenere gli occhi aperti.
In questo cerchio di luce, immagina un bambino: immagina i suoi occhi: grandi biglie di un colore indefinito che si trasformano dal marrone chiaro al verde scuro, a seconda di come la luce li attraversa, ma sempre allegri e vivaci, capaci di spalancarsi, ogni qual volta sono felici, in un grande sorriso che passa prima da loro e poi scende alle labbra.
Avrà più o meno la tua età, questo bambino e vive come vivi tu. Ha tante passioni, come forse hai tu: gli piacciono i giochi tecnologici, quelli che vi fanno stare ore e ore attaccati a quegli aggeggi infernali con quelle musichette insopportabili … gli piacciono i cartoni animati e i libri, la pizza e il gelato, ma le sue più vere e grandi passioni sono due, due amori che lo accompagnano fin da quando era davvero molto piccolo.
Da un fumetto realizzato da Gaia in classe IV ad un video sull’aldilà degli Egizi.
Dopo l’arrivo nel regno dei morti, l’anima di un defunto (detta ka, la forza vitale di una persona.. la sua essenza) veniva giudicata da Osiride..
Il cuore del trapassato veniva posato da Anubi su di un piatto di una bilancia e veniva soppesato con la piuma della dea Maat, posta sull’altro piatto, mentre Osiride assisteva alla pesatura…
Si narra che nell’800 un noto archeologo andò in Egitto alla ricerca del tesoro di Anubis: un anello con incastonata una pietra preziosa e magica.
Anubis era il dio della necropoli ed era rappresentato come un uomo con testa di sciacallo preposto ai riti funerari e alla mummificazione. Il suo compito era quello di accompagnare il defunto al cospetto del dio Osiris, padre di Anubis stesso.
E’ bene ricordare che lo sciacallo, animale pericoloso del deserto, cercava prede nei cimiteri e nei luoghi dove i defunti venivano imbalsamati.
Il nostro archeologo, di nome Abir, si fece accompagnare dal suo amico egittologo Rufus.