Prendimi l’anima (compreso il mio cuore)

Fiaba pubblicata da: Licia Calderaro

Monologo di un amore a senso unico.

“Prendimi l’anima!” pronuncio questa frase tutta ad un fiato.

Un pizzico di meraviglia colpisce anche me nel sentirmi parlare.

Non è da me lasciarmi andare a queste sviolinate, non sono mai stato un tipo romantico.

Non credevo che dentro al mio cuore si celasse una forte dose di sentimentalismo.

Sono sempre stato un ragazzo zuzzurellone ed estroverso.

Mi divertivo a ridere, scherzare e a prendere in giro chiunque mi si capitasse davanti.

In particolar modo, mi divertivo a prendere in giro proprio te.

Era uno spettacolo vederti imbufalita, mentre sogghignavo sulla tua pettinatura e sul tuo essere una ragazza strampalata.

Tuttavia, nei tuoi profondi occhi turchesi, ho sempre visto un grande coraggio e un’immensa forza d’animo.

La tua spontaneità mi ha colpito sin da subito.

Con te, non mi sono annoiato nemmeno una volta.

Certo io, ho una visione molto diversa dalla realtà, in confronto a quella degli altri.

Loro, ti hanno sempre vista come un intralcio.

Io invece no.

Il ragazzo che hai conosciuto ha visto ben oltre.

Per me, non sei stata solamente una bambina piagnucolosa e imbranata.

Sei stata di più, molto di più.

Se solo potessi, strapperei il mio cuore dal petto e te lo regalerei.

Ma ahimè, tu non sei mia.

Appartieni ad un altro uomo.

Per quanto questo mi faccia male, sono costretto ad accettarlo.

I miei pensieri parlano, si sovrappongono l’uno sopra all’ altro.

L’unica che può sbrogliare questa matassa ingarbugliata sei tu, dolcissima fanciulla.

Rialzo gli occhi verso di te, le tue pupille celesti sono umide di lacrime.

Ti dispiace non ricambiare i miei sentimenti, lo so.

Non per questo te ne faccio una colpa.

Da quando sei entrata in questa stanza, sei rimasta lì impalata, tutta tremante.

D’altronde non c’è stato mai bisogno che mi spiegassi, ero ben consapevole della situazione già da molto tempo prima.

Avanzo verso di te, stringo le mie mani in due enormi pugni.

Sento le unghie conficcarsi in entrambi i palmi, ma questo lieve dolore non è nulla in confronto alla consapevolezza di non poterti più rivedere, di non poter più udire il suono della tua risata, di non poter più uscire assieme.

Appoggio delicatamente la mia bocca sulla tua guancia.

Una lacrima più grossa delle altre sgorga dal tuo occhio e va a finire sul mio labbro.

Ne avverto il sapore salato.

Quanta amarezza in questo momento.

Riprendo fiato e ti sussurro nuovamente nell’ orecchio: “prendimi l’anima.” Tu non rispondi, riesco solo a percepire i tuoi singhiozzi.

“Mi dispiace.” È tutto ciò che riesci a dirmi.

Ma va bene così.

Mi scosto da te, non so che cosa darei per poterti stringere tra le mie braccia.

Però non mi azzardo a farlo, so benissimo che poi, non ti lascerei andare mai più! Con un groppo in gola, mi allontano da te.

Apro la porta e vado via triste.

Sono uscito per sempre dalla tua vita.

Mi dispiace che sia finita così, sei stata l’unica ragazza che sia riuscita a farmi battere il cuore.

Anche se non ti ho conquistata pienamente, il mio non sarà mai un addio ma un arrivederci.

Qualunque cosa tu dica o faccia, ti sosterrò in ogni momento e ci sarò sempre per te.

Mi dedicherò anima e corpo in ogni tuo respiro.

La mia spalla, sarà sempre pronta a consolarti …



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