C’erano una volta un fratello e una sorella di nome Jury e Jessica, che vivevano con il padre e la madre in una stupenda casa alla periferia di una piccola cittadina ai piedi dell’Himalaya. La casa era circondata da un bosco immenso, popolato da ogni sorta di animale selvatico e nel giardino della casa la famiglia faceva vivere tantissimi animali, sia selvaggi che domestici. Avevano cani, gatti, papere, mucche, pecore, tartarughe, cavalli, cerbiatti e tanti altri. Jury e Jessica avevano sempre vissuto in compagnia degli animali, la mattina si svegliavano con il becchettio degli uccellini che all’alba bussavano alla finestra della loro stanza per chiedere qualche briciola di pane avanzata dal giorno prima. Erano sempre vissuti in questo angolo di paradiso in assoluta serenità ed erano molto felici. I genitori lavoravano entrambi e amavano molto i loro figli. Jury sognava da grande di diventare un campione di golf, Jessica di diventare una scrittrice di successo. Purtroppo loro padre non era molto d’accordo, a lui piaceva che Jury facesse ciclismo e Jessica che diventasse medico. Da giovane il padre era stato un discreto ciclista, ma mai un campione, aveva anche studiato un po’ medicina, ma aveva abbandonato gli studi ed era diventato scrittore. Desiderava quindi che i figli avessero successo in campi dove lui da giovane non si era affermato e anche se continuava a ripetere ai figli che potevano fare quel che volevano, si capiva che avrebbe voluto queste due cose per loro e ci sarebbe rimasto male se avessero scelto altre strade. Per amore del loro padre, Jury decise di fare ciclismo e Jessica di iscriversi alla facoltà di medicina. Se per Jury fare ciclismo non era un grosso sacrificio perché amava anche andare in bici, per Jessica studiare medicina era un’inutile perdita di tempo. Lei era convinta che studiare per anni organi del corpo e medicine non servisse a guarire nessuno, era come se qualcuno cercasse di imparare a cucinare leggendo un libro che gli spiega le caratteristiche di ogni singolo cibo. Inoltre riteneva che la guarigione da qualsiasi malattia potesse venire solo da dentro ciascuno di noi e che mai nessuno al di fuori di noi stessi potesse riuscire a guarirci o conoscere come farlo perché c’è un unico percorso di guarigione da seguire per ogni malato. Insomma era assolutamente convinta che ognuno fosse il medico di se stesso e cercare di diventarlo con dei libri fosse inutile. Nonostante i due non fossero quindi per niente contenti di intraprendere le strade indicate dal padre, entrambi, per amore, decisero ugualmente di farlo felice. Un giorno accadde al padre qualcosa di spiacevole che turbò la serenità familiare. Era stato infatti rapito mentre si recava alla presentazione di un suo libro e i rapitori chiesero alla sua famiglia un ricatto molto grosso per far consentire al padre di tornare a casa. La moglie non potette permettersi di pagare quella cifra e per giorni, mesi e anni né lei né i figli poterono neanche minimamente parlare con lui. L’unica speranza era quella di riuscire a guadagnare il denaro necessario a pagare il riscatto.
Jury e Jessica con il passare del tempo erano sempre più tristi, volevano il loro amato padre e ad un certo punto erano così sconsolati, che per la disperazione cercarono qualcosa che li potesse far sentire un pò meglio. Jury lasciò il ciclismo e cominciò a dedicarsi seriamente al golf, mentre Jessica iniziò a scrivere brevi racconti, fiabe per bambini e poesie. Per il padre le cose non andavano meglio. Dopo i primi mesi in cui continuò a scrivere una storia che aveva iniziato prima di essere rapito, a un certo punto, cadde in uno stato di profonda depressione e non riuscì a scrivere neanche una riga, passando la maggior parte del tempo dormendo. Aveva due soli desideri, riavere la libertà perduta e tornare nella sua famiglia. Dopo due anni dal rapimento Jessica portò a termine il suo primo libro, in cui scrisse quanto fosse importante il dono della libertà per ogni uomo, che questo dono ci viene offerto dalla vita stessa e nessuno può togliercelo, nemmeno i genitori. Descrisse anche la brutta esperienza che stava vivendo il padre, spiegando che questa era stata per lei la prova dell’importanza per ciascuno di noi di poter decidere come vivere in ogni momento della vita in assoluta libertà. Decise di venderlo, inizialmente con poche speranze, poi stimolata dalla madre e da Jury, a cui il libro era piaciuto molto, cominciò anche lei a credere che potesse avere successo. Jury nel frattempo era diventato un bravissimo giocatore di golf, era molto vicino a essere considerato un campione, ma c’era qualcosa che gli mancava ancora per riuscirci. Non aveva ancora vinto nessuna gara, ma era sempre fra i primi classificati, anche in gare internazionali. Il libro ebbe subito un gran successo e con i soldi ricavati, la famiglia riuscì a pagare il riscatto del padre, che fu finalmente liberato e potette riabbracciare i suoi cari. Da allora smise di interferire nella vita degli altri e si limitò a dare dei consigli, ma solo quando qualcuno glieli chiedeva. Nella famiglia tornò l’armonia e la serenità e questo aiutò molto Jury, che riuscì finalmente a vincere il suo primo torneo internazionale e a diventare un campione, a dimostrazione che la cosa che gli mancava era il padre. Nonostante la brutta esperienza, alla fine Jury e Jessica potevano vivere una vita migliore, con maggiore libertà, e il padre aveva eliminato un suo difetto. Bisogna imparare ad accettare anche gli eventi negativi della vita con serenità, non bisogna mai perdere la fiducia che tutto quello che ci succede ha un duplice scopo, migliorarci e farci vivere una vita migliore.
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