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La magia del Natale

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C’era una volta, in una grande città illuminata dalle luci natalizie, un vecchio mendicante di nome Pietro. Viveva per strada, avvolto in un cappotto logoro, e teneva con sé una lanterna rotta che non si accendeva più. Ogni sera si sedeva sulla stessa panchina della piazza, guardando le persone che correvano con pacchi e regali, e sognava di avere almeno un po’ di calore.

Dall’altra parte della piazza c’era la casa più bella della città: il palazzo della famiglia Moretti, ricchi commercianti che ogni Natale organizzavano feste sontuose, con alberi alti fino al soffitto, tavole imbandite e regali impacchettati con nastri dorati. Ma dietro a tanta abbondanza, in quella famiglia mancava qualcosa: l’amore vero. Ognuno pensava a se stesso. Il signor Moretti era sempre indaffarato negli affari, la signora Moretti passava le giornate a vantarsi dei gioielli, e i figli, pur avendo di tutto, si lamentavano sempre.

La notte della Vigilia, mentre la neve cadeva silenziosa, Pietro si avvicinò al palazzo per chiedere un po’ di cibo. Bussò piano al portone, ma il maggiordomo lo cacciò via con parole dure: «Qui non abbiamo niente per te. Vai altrove».

Pietro, con il cuore pesante, si sedette di nuovo sulla sua panchina. Ma proprio allora accadde qualcosa di straordinario. La sua lanterna, che da anni non si accendeva, cominciò a brillare di una luce calda e dorata. Da quella luce uscì una figura leggera e luminosa: era lo Spirito del Natale.

«Pietro, il tuo cuore buono ha acceso questa lanterna» disse lo spirito. «Stanotte porteremo insieme un dono speciale: non oro, non ricchezze, ma la magia che manca a quella famiglia».

Lo spirito lo prese per mano e insieme attraversarono le mura del palazzo, invisibili agli occhi di tutti. Entrarono nel grande salone illuminato da mille candele. La famiglia Moretti era riunita attorno all’albero, ma nessuno sorrideva davvero. Ognuno pensava solo al proprio regalo, al proprio interesse.

Pietro, emozionato, lasciò cadere una lacrima. La goccia, toccando il pavimento, si trasformò in una piccola stella che volò sull’albero, illuminandolo più di tutte le altre decorazioni.

All’improvviso, un profumo di pane caldo e legna arsa riempì la stanza. Lo Spirito del Natale parlò con voce dolce: «Avete tutto, eppure non avete nulla. Avete dimenticato che la vera ricchezza è l’amore».

I Moretti si guardarono l’un l’altro. Per la prima volta si accorsero che, nonostante i gioielli e i regali, erano tristi e vuoti. Allora la signora Moretti prese la mano del marito, i figli si avvicinarono e insieme decisero di cambiare.

Il signor Moretti disse: «Da domani, questa casa sarà aperta a chi ha bisogno».

E mantenne la promessa. La mattina di Natale, Pietro fu accolto a tavola come un ospite speciale. Non era più un mendicante, ma l’amico che aveva riportato la luce nei loro cuori.

Da quel Natale in poi, la lanterna di Pietro brillò sempre, e ogni anno la famiglia Moretti apriva le porte della propria casa a chi era solo o povero. Così il palazzo non fu più solo il più ricco della città, ma anche il più felice.

E la gente imparò che la vera magia del Natale non sta nei pacchi dorati, ma nel condividere ciò che si ha, anche fosse solo un pezzo di pane o un sorriso sincero.

Fine… o forse no. Perché ogni Vigilia si racconta che, nella piazza sotto la neve, si possa ancora vedere un vecchio con una lanterna accesa, pronto a portare luce a chi ha dimenticato il valore dell’amore.

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