Il pentolino di rame
Fiaba pubblicata da: Nonno Frank
Un pentolino di rame ? Sì, tanto tempo fa Poldo acquistò un pentolino di rame al mercato, lo pagò tanto: una gallina e dieci chili di patate. Quando tornò a casa, là nel bosco dove solo le piante possono accompagnare il cammino con il loro stormire, fu accolto con stupore da sua moglie Teresa, “ma che bello, tutto lucente, chissà che buone zuppe si riusciranno a fare!”
La sera stessa sbucciò due patate, una carota, una cipolla, mise una cotenna di maiale e un po’ d’acqua e pose tutto sopra il fuoco.
I due vecchi guardarono con stupore quella meraviglia lucente dalla quale si alzavano vapori lievi con profumi sufficienti a saziare. Quella sera mangiarono la zuppa più buona che avessero mai immaginato.
Continuarono a gustare le meraviglie che si potevano cucinare con il pentolino di rame, ma Poldo e Teresa, come ho detto, erano vecchi e purtroppo lasciarono assieme la vita e la loro casa nel bosco rimase abbandonata, un lontano erede vendette tutto quello che conteneva ad un robivecchi, compreso il pentolino di rame che col tempo si era ossidato diventando quasi nero e perdendo tutta la sua bellezza.
Gli oggetti furono smistati e il pentolino finì su di una bancarella in un mercatino delle pulci.
Intanto la casa di Poldo e Teresa era stata acquistata da una ricca signora che l’ aveva trasformata in uno splendido cottage , con tanto di strada asfaltata .
Il pentolino di rame intanto era arrivato nella bottega di un grande antiquario che lo aveva ripulito portandolo all’antico splendore.
La ricca signora del cottage, frequentava la bottega di questo antiquario e un giorno vide il pentolino .
“Che meraviglia è adattissimo per la mia nuova casa nel bosco , lo metterò proprio sul camino che ho appena fatto restaurare”.
Così il pentolino di rame si trovò appeso su quel camino che per tanto tempo lo aveva visto mandare fragranti volute di vapore.
Le amiche della ricca signora le fecero mille complimenti per lo splendido oggetto , lodandone la lucentezza e quasi la magia.
Vi garantisco che magico un po’ lo era davvero, perché chi avesse guardato bene sul suo fondo lucidato a specchio avrebbe visto i volti di Poldo e Teresa che sorridevano felici.