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Il lupo Mammone

lupo mammone

Un giorno il lupo Mammone, noto a tutti per essere poco coraggioso, si aggirava nel bosco a passeggiare.

Poiché una pecora del gregge che ogni giorno andava a pascolare nello stesso bosco lo vide, ed essendo molto furba e giocherellona, decise di fargli uno scherzo. Passando dal paese riuscì a rubare in un negozio una maschera dalle sembianze di un leone, uscì dal gregge e dopo aver indossato la maschera si inoltrò nel bosco. Fece capolino tra due alberi e, con il corpo nascosto, si mostrò al lupo.

Questi, vedendo la pecora con le sembianze di un leone tra gli alberi, ebbe molta paura ed iniziò a correre forte gridando:
“Aiuto, aiuto, un leone mi insegue!”

Gli altri animali del bosco iniziarono a ridere e a prenderlo in giro dicendo:
“Ahah, lupo Mammone, ma non ci sono leoni nel bosco! Non è possibile quello che dici!”

Il lupo Mammone allora si fermò, pensando di essere stato raggirato, ed iniziò a ripercorrere a ritroso la strada che aveva fatto fuggendo, finché incontrò la pecora con la maschera di leone. Le andò incontro e iniziò a tirare con forza la criniera fino a quando riuscì a strappare la maschera.

Accortosi dello scherzo, iniziò a sbraitare e ad ululare forte, strattonando la pecora e dicendo:
“Come hai potuto? Io sono un lupo e posso sbranarti in un boccone… come hai osato prendermi in giro?”

La pecora, molto impaurita per la reazione del lupo “raggirato”, iniziò ad implorare:
“Ti prego lupo Mammone, non mangiarmi! Non lo farò mai più… era solo uno scherzo! Fammi ritornare sana e salva dalle altre pecore, non uccidermi e te ne sarò grata per sempre!”

Il lupo Mammone, che era di animo generoso, si impietosì e non riuscì ad uccidere la pecora.
“Per questa volta non ti uccido. Vai via, scappa dalle altre pecore e non farti vedere mai più, altrimenti mi pentirò di averti salvato la vita!”

Alcuni giorni dopo, un circo si fermò nelle vicinanze del bosco e, in un momento di distrazione del domatore, un leone riuscì a scappare e si nascose tra gli alberi.

Il lupo Mammone, intento a fare la sua solita passeggiata, ad un tratto incontrò il leone che, alla sua vista, iniziò a ruggire così forte da impaurirlo. Ma il lupo, ricordandosi dello scherzo della pecora, cominciò a ululare a sua volta e a tirare con le zampe la folta criniera del leone, convinto che fosse un’altra maschera.

Il leone però continuava a ruggire, e la criniera rimaneva ben salda sulla sua testa. Appena il lupo capì che si trattava di un leone vero, iniziò a divincolarsi e, nonostante la paura, riuscì a liberarsi e a fuggire nel bosco.

Cercava rifugio tra gli alberi ma il leone lo inseguiva. Vide allora la tana di una volpe in letargo e bussò:
“Amica volpe, ti prego, fammi entrare, il leone mi insegue!”
Ma la volpe rispose:
“Vattene via lupo Mammone, mi ricordo quando mi inseguivi per sbranarmi!”

Il lupo continuò a correre e vide la tana di due scoiattoli sotto un albero.
“Amici scoiattoli, vi prego, apritemi… il leone mi insegue per sbranarmi!”
Ma i due risposero insieme:
“Assolutamente no, lupo Mammone! Abbiamo paura che tu possa sbranarci, siamo troppo piccoli per difenderci da te!”

Disperato, il lupo continuò la fuga finché vide un’altra tana sotto una roccia e bussò ancora:
“Vi prego, aprite! Il leone vuole sbranarmi, ve ne sarò grato!”

Sentì rispondere:
“Certo, lupo Mammone, ti faccio entrare!”

Era la pecora, che lo fece entrare subito nel suo rifugio. Il leone, avendo perso di vista il lupo, poco dopo tornò da dove era venuto.

Il lupo, finalmente in salvo, ringraziò la pecora:
“Mi hai salvato la vita, ti sarò sempre grato per l’aiuto che mi hai dato!”
E la pecora rispose:
“Lupo Mammone, anche tu mi hai salvato la vita, e per questo sarò sempre tua amica!”

Morale

A tutti può capitare di essere in difficoltà, e per questo si dovrebbe sempre tendere una mano a chiunque ce lo chieda.

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