Dove è finito il Bambinello?
Fiaba pubblicata da: ARPA
C’era una volta, così iniziano tutte le storie, un bambino che amava molto il Natale, ma purtroppo quello di quest’anno sarebbe stato molto diverso da tutti gli altri, sì, perchè nel paese in cui viveva Matteo la gente era molto molto triste.
Tutti, infatti, erano così presi da mille cose, da mille impegni che non avevano neanche il tempo per dirsi: “Ehi! Ciao! Come stai?”-oppure- “E’ molto che non ci vediamo!Dove sei stato per tutto questo tempo?…”.
Nessun saluto, nessuna domanda, soltanto sguardi di sfuggita…ma dico: “Vi siete accorti che sta arrivando Natale?!”.
Matteo non aveva fratelli o sorelle e questo lo faceva sentire ancora più solo, certo, vivere in una città così caotica e rumorosa non è degli ambienti più belli per un bambino, ma lui sapeva sempre trovare il modo per non annoiarsi…e sapete cosa faceva? Si costruiva i giocattoli.
Si bambini, avete capito molto bene!Aveva la play station, la wii, il pc, ma non voleva proprio più saperne di quelle cose finte lì che talvolta lo facevano sobbalzare la notte a ripensarci, si davvero!Gli ritornavano in mente le scene di quei videogiochi così pieni di cose da fare che le dita sui comandi gli dovevano volare per totalizzare punteggi sempre più alti!Sapete?Alla fine gli facevano male le dita!Oh se le avesse usate per sfiorare i tasti di un pianoforte o per arpeggiare delle semplici melodie alla scuola di musica…Matteo avrebbe imparato certamente di iù che starsene in casa sul divano a sgranocchiare merendine e guardare quelle scene così veloci alla wii.Tuttavia Matteo aveva capito che non non sarebbe mai diventato grande se avesse continuato a giocare in quel modo, da solo con dei fantocci senza cuore, allora, un giorno, siccome era un bambino molto intelligente, scese in cantina dove c’erano gli arnesi del nonno, qualche pezzo di legno e della creta che il papà aveva scansato dopo qualche lavoretto di hobby.
Nel salotto mancava il Presepe e Matteo decise di costruirne uno.Guardò su internet, vide come si faceva a realizzare i personaggi, così, giorno dopo giorno ne realizzava uno, facendosi aiutare dalla sua vicina di casa, Marta, una bimba che portò a Matteo alcuni scampoli di stoffe dai colori vivaci.Lei pensò a vestire Maria, Giuseppe e poi Gesù Bambino.Oh che Presepe era riuscito da questo lavoro fatto insieme!Le mani di Matteo strinsero in un abbraccio le manine di Marta, felici lo portarono nel salotto: fu una sorpresa per il papà e la mamma di Matteo, così che chiamarono i genitori di Marta e cenarono insieme la sera della Vigilia.
“Questo si che è Natale!”- esclamò Matteo sorridendo mentre ammirava con gli occhi pieni di luce e di gioia il Bambino del Presepe.
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Suggerimenti didattici: Una storia ideale per la preparazione al Natale, che consente agli educatori di approfondire le tematiche più vicine alla sensibilità per l’infanzia.