Aron e la scala magica
Fiaba pubblicata da: Stella Romanelli
Oggi il sole brilla alto nel cielo, il caldo dell’estate è passato, cosa chiedere di meglio?
La tartaruga Sandra guarda dalla sua tana di paglia verso il cielo, muove la testa a sinistra e destra.
Aron che passava di lì per caso, visto il suo interesse nel fare dispetti al cane dei vicini, Cona, ritornava trionfante dopo l’ennesimo dispetto.
Aron sorride a Sandra e siede vicino a lei, mettendosi a sfingetta, i gatti spesso lo fanno è davvero buffo!
Aron: perché muovi sempre la testa quando guardi al cielo?
Sandra a fatica solleva la testa, gira un po’ il collo.
Sandra: pensavo a tè mio povero Aron, sei coraggioso a volare mica facile per un gatto, ti servirebbe la scala magica, con quella potresti salire abbastanza in alto per planare come fanno i gabbiani.
Aron è sorpreso, pensava di sapere tutto sul volo, c’è sempre da imparare chiede a Sandra dove può trovare questa scala magica.
Sandra: mi ricordo che era nel vecchio fienile quello dietro alle case nuove che hanno costruito.
Aron ci pensa un po’ su, chiede a Sandra come riconoscere la scala e come fare per arrivare al fienile.
Avute le informazioni che gli servono corre subito da Baldassare, serve qualcuno di geniale per attuare quest’ottimo piano per volare!
Il suo amico Baldassare è nel garage intento a saldare due pezzi di metallo, vuole costruire una grande antenna e gli serve un supporto per reggerla, nel vedere arrivare Aron sa che qualcosa succederà.
Baldassarre: scommetto che hai un’altra idea per volare, di cosa si tratta questa volta?
Aron resta zitto e gironzola per il garage. Apre una scatola, poi un’altra, tutti vecchi vestiti.
Baldassare: ma cosa fai? Siamo amici ma, non puoi frugare nei vecchi vestiti dei miei padroni, poi daranno la colpa a me!
Aron mette una zampa sulle spalle dell’amico e sorride, che sorriso strano però!
Aron: non crederesti mai a cosa ho saputo, questo foulard fa davvero al caso mio, prendi la graffettatrice , ti spigherò per strada. Sandra mi ha spiegato come arrivare al vecchio fienile.
Baldassare: mai dai tu credi ancora a Sandra sai che è strana, lei crede nelle favole, non ti puoi fidare di lei!
Aron si gira gli sorride e sornione gli risponde.
Aron: è proprio perché crede nelle favole che ho fiducia in lei!
Baldassare e Aron prendono la stradina dietro alla casa rossa, passano sotto al cancelletto della casa bianca e corrono veloci nel cortile dei condomini nuovi.
Ecco il vecchio fienile. Un tempo tutto il paese era costruito con fattorie e fienili, adesso resta solo questo.
La vecchia porta di legno, ormai tutta marcia ha poco del suo colore originale un blu scuro. Sotto è tutta rotta e topi e gatti ci passano tranquillamente. I nostri amici entrano con prudenza, non voglio litigare con i topi, quelli dove vanno fanno casa e guai a passare per di là.
Salgono dei vecchi gradini di pietra, fortuna che è giorno.
Aron: mi si arriccia la coda in questo posto, fa davvero paura!
Cercano fra la paglia per un bel pezzo, poi Baldassare abbaia. Hanno trovato qualcosa.
Baldassare: credi che sia questa la scala?
Aron s’avvicina, dunque una vecchia scala di legno, rossa con disegnate delle rose, potrebbe essere questa, ma, come ogni oggetto magico, servono delle parole giuste per far rivivere la magia. Le parole giuste, fanno sempre la differenza!
Aron bisbiglia qualcosa vicino alla scala, questa incomincia a muoversi e veloce via esce dalla porta rompendola in mille pezzi.
Baldassare e Aron scendono di fretta i vecchi scalini di pietra, escono e davanti a loro la scala è sospesa in aria.
Aron non riesce a credere ai suoi occhi, Baldassare è stupito e resta a bocca aperta!
Aron chiede a Baldassare di passagli il foulard, prende la graffettatrice ed indossatala la stoffa crea con le graffette delle ali di tessuto.
Aron: scala magica ti comando di portarmi in alto nel cielo, voglio volare e planare, per piacere!
Si sa “per piacere” è la parola magica più potente che ci sia!
Detto questa la scala incomincia ad alzarsi in volo e sale, sale, sale, sale, Aron non era mai stato così in alto, caspita che bello!
La scala si ferma, capisce che è tempo di ridiscendere e planare verso il fienile. Prende un gran respiro, accarezza con una zampa la scala, grazie a tè oggi posso volare, anche se per poco, pensa.
Saltato Aron la scala tornerà nel mondo della magia.
Fuuuuu fuuuuu fuuuuu, che bello passare per le nuvole, il sole dietro la coda, Aron si sente come un gabbiano ehi gabbiani??? No dai lasciatelo stare! Alcuni gabbiani vista la scena sono corsi per fare un bello scherzo allo strano volatile.
Aron: via mannaggia a voi!!
Finalmente tocca terra, con i gabbiani che volano via ridendo!
Baldassare: bene adesso sarai contento hai realizzato il tuo sogno, bello vero!
Aron: scherzi è stato bellissimo, no, no, io voglio volare davvero se lo fanno degli stupidi gabbiano lo possa fare anch’io e giuro sulla mia coda che lo farò!