L’anno nuovo
Fiaba pubblicata da: annamariavillani
L’uomo alzò lo sguardo,osservò il bambino che chino su di lui cercava di sollevarlo.
“No mio caro non puoi, sono troppo vecchio, le gambe non mi reggono più .”
” Ma no! – rispose il bambino – non sei vecchio, sei solo stanco!”
L’uomo sorrise, poi gli accarezzo il viso, dopodiché esclamò: “Vedi mio caro, sono trecentosessantacinque giorni che viaggio, in tutto questo tempo ho tanto lavorato portando a termine il mio compito.”
“Quale compito? – chiese il bambino. “Quello di camminare verso il futuro, non è stato semplice, ci sono stati giorni freddi e duri, i piedi mi facevano tanto male e poi le mani erano fredde come il ghiaccio. Poi è arrivato il vento forte ma così forte che ho dovuto tenermi stretto ad un albero per non essere spazzato via! Ho superato anche questa prova !”
Poi ho incontrato la primavera con il tiepido sole mi sono rimesso a nuovo, sono stato a crogiolarmi sull’erba e ho visto passare le nuvole, il volare degli uccelli, quello si è stato uno spettacolo meraviglioso!”
Poi ho camminato ancora e ho incontrato l’estate , splendida stagione, ma il caldo intenso mi faceva appena respirare. Dopodiché mi si è presentato l’autunno, denso del profumo dei boschi, tutto pareva incantevole a dir poco straordinario. E poi eccomi qui è sopraggiunto nuovamente l’inverno il freddo mi ha raggelato il cuore , tuttavia ho raggiunto la meta , ho terminato il mio cammino e sono felice d’averti incontrato , prendi questo è per te” –
“Ma cos’è – chiese il bambino al vecchio, il quale gli pose in mano una piccola agenda- questi sono i giorni che tu dovrai attraversare, sono esattamente trecentosessantacinque, cioè un intero anno .” Poi gli consegna tra la mani una chiave .
“Ecco, con questa chiave aprirai la porta al nuovo anno, tu sarai il prossimo che porterà a termine questo lungo avventuroso viaggio, ti auguro buon proseguimento e sii felice di questa meravigliosa opportunità.”
Poi baciò il bambino dopodiché chiuse gli occhi e si addormentò.
Il fanciullo si avvicinò alla porta che aveva davanti a sé, l’anno vecchio stava terminando, egli introdusse la chiave all’interno della toppa, una volta attraversata la soglia si videro nel cielo scie luminose e di seguito gran boati , l’anno nuovo era arrivato. Il primo giorno dell’anno si era presentato ed il fanciullo era ben consapevole di ciò che lo attendeva, trecentosessantacinque giorni , nessuno uguale all’altro!