Se l’amore è amore
Fiaba pubblicata da: ErinGM1987
Il signor Mandibola, professore di italiano, ha occhi solo per la signorina Denti, professoressa di matematica, donna triste e solitaria che non ha mai il sorriso dipinto sul volto suo.
Il suo animo gentil è pervaso dal sentimento angosciante della paura di non piacere a nessuno e quindi non può neanche ricambiare l’amore.
L’amore per lei è un sentimento sconosciuto e nuovo, non l’ha ma provato per nessuno.
L’amore suo è solo “platonico e non corrisposto”.
Per Mandibola è un po’ diverso: lui la ama dal primo istante che l’ha veduta; ma nell’animo suo sente la paura di dichiararsi a lei.
E’ già stato rifiutato da molte donne ed ha paura di essere rifiutato anche da lei, ma il suo motto è: “Chi non rischia non vince.” Quella mattina appena entrato in VF, ha deciso di spiegare la poetica del fanciullino di Pascoli, perché è stata proprio quella che gli ha fatto cambiare idea (quella di dichiararsi tramite una poesia).
Alla fine della lezione, come sempre, saluta i ragazzi con il suo enorme sorriso stampato sulla paffuta faccia e poi esce. Va in sala professori, dove non c’è nessuno, ed inizia a scrivere.
La penna è incollata al foglio e si stacca solo quando lui ha concluso il suo brillante capolavoro. Ma ora che fare? Come lo consegnerà alla professoressa Denti?
Dopo un’accurata riflessione, decide di mettere il suo capolavoro nell’armadietto della professoressa Denti. Poi si siede al tavolo della sala professori, a sfogliare il giornale e vi affonda la sua faccia paffuta, aspettando che quest’ultima entri, infatti poco dopo lei entra e lo saluta tristemente.
Lui la fissa con la coda dell’occhio e lei ricambia.
Poi va al suo armadietto, lo apre e dentro trova il foglio piegato. Lo legge: “Se io fossi un numero sul tuo registro mi farei interrogare, se avessi le chiavi del tuo cassetto lo aprirei per leggere le tue lettere. Nelle mie c’è sempre troppa confusione, all’appello torna soltanto la mia insufficienza e sempre e soltanto il tuo nome.”
Quando ha finito di leggere si gira e fissa il professor Mandibola intento a bere una scura tazza di caffè amaro.
Le si avvicina timidamente: “Grazie Giovanni, è veramente stupenda! Allora ci vediamo domani a scuola.”
Lui ricambia dicendole: “Prego, Camilla. A domani, allora.”
Lei le sorride, come non aveva mai fatto prima, e s’avvia verso l’uscita della sala professori mentre lui la saluta con la mano.
“Incredibile mi ha sorriso, allora le piaccio veramente per come sono” pensa il signor Mandibola.
Da quel giorno in poi la professoressa Denti, veniva a scuola sempre contenta e sorridente, iniziando ad affrontare la sua vita in modo diverso, ed il signor Mandibola, trovò il coraggio di dichiararsi a lei apertamente.
Alla fine dell’anno si sposarono, e vissero per sempre felici e contenti.