Aisha e il fiore magico

Fiaba pubblicata da: Lucrezia Di Marzio

C’era una volta in una casetta in mezzo al bosco una bambina di nome Aisha.

Aisha era molto carina: aveva lunghissimi capelli castani, dei grandi occhi verdi che somigliavano a pietre preziose ,una piccola bocca color rosso mela  e delle guance molto paffute.

La bambina se ne stava tutto il giorno nella casetta a preparare marmellate perché era la sua passione;le piaceva spesso,quando la mamma non c’era uscire nel bosco per andare alla ricerca di nuovi ingredienti per le sue conserve.

Per quanta di passione ne aveva  fece persino costruire dal suo babbo un ripostiglio dove riponeva accuratamente tutti i suoi barattolini contenenti le sue specialità.

Aisha aveva un gatto di nome Herman; lui era molto grassottello perché mangiava tanto.

Un giorno per sbaglio Aisha si dimenticò di chiudere la porta della piccola stanza; Herman vi entrò, fece un grande salto arrivando sugli scaffali e fece cadere tutto a terra.

A quel punto tutta la marmellata che Aisha aveva preparato nei giorni precedenti era caduta sul pavimento e il furbo gatto iniziò a leccarla e in men che non si dica finì per mangiarla tutta.

Quando la bambina se ne accorse fu troppo tardi; iniziò a piangere perché era delusa dal comportamento del suo gatto, ma soprattutto Aisha piangeva perché ci teneva tanto a far assaggiare la marmellata al suo papà che in quei giorni era a casa poiché molto malato.

Suo padre si chiamava Tommaso e faceva il boscaiolo; lui non aveva molto tempo da dedicare a sua figlia perché lavorava  tanto e questo a lui dispiaceva molto.

Ma Aisha sapeva che il suo papà nonostante non fosse sempre a casa le voleva bene e anche lei gliene voleva tanto.

Ora però  era triste perché non aveva nulla da dare al suo povero babbo malato poichè il povero Tommaso un giorno mentre stava tagliando con la sua ascia un tronco enorme si ferì a una mano e gli venne una grave infezione che lo costrinse appunto a stare al letto con la febbre.

La bambina a quel punto mise in punizione il suo gatto chiudendolo in una gabbietta e corse fuori continuando a piangere; Aisha non voleva farsi vedere da suo padre,altrimenti lui ne avrebbe sofferto di più e allora per farsi passare la tristezza decise di fare una camminata nel bosco.

Cammina cammina Aisha arrivò ai piedi di un albero dove c’erano tanti fiorellini bianchi che emanavano un intenso e dolce profumo.

Ne raccolse uno per odorarlo meglio, mentre lo faceva una vocina che proveniva dai rami di un albero disse << Ciao! Come ti chiami? Non ti ho mai vista qui!>>

Aisha alzò il suo visetto in cielo per vedere chi stesse parlando a lei e vide una piccola fata; aveva un vestitino giallo e capelli verdi raccolti in una lunga coda; le sue ali che battevano veloci spargevano di qua e di là una montagna di brillantini di tutti i colori.

La bimba rimase a bocca aperta, era stata lì un sacco di volte ma non aveva mai visto un esserino così tanto curioso.

<< Io mi chiamo Aisha e tu chi sei?>>

<<Sono Garania e sono una fata; ho visto che hai raccolto quel fiore, sai come si chiama?>>

<< In realtà no ma l’ho raccolto perché mi piace molto il suo profumo; stò cercando un ingrediente perché voglio fare una marmellata per il mio papà che è malato.>>

<< Mi dispiace tanto Aisha! Comunque il fiore che hai raccolto è una rosa canina ed è molto curativa, rafforza il sistema immunitario. Dimmi cara cosa ha tuo padre?>>

<< Ha la febbre, il dottore dice che forse gli è venuta a causa di un taglio che si è provocato al lavoro.>>

<< Allora forse ti serve qualcosa di più potente; aspetta fammi pensare un attimo; si! Ci sono! Ci serve l’Achillea. È un fiore che noi della foresta chiamiamo il cerotto della natura e serve a prevenire e curare le infezioni. C’è solo un problema! Il fiore si trova nei pressi della grotta di un orso molto cattivo; non sarà facile prendere il fiore che ci serve! Sei pronta in questa avventura?>>

<< non sapevo che qui vicino ci fosse la grotta di un orso; si sono pronta, voglio aiutare il mio papà a guarire!>>

E così le due si incamminarono e fecero molta strada prima di arrivare alla grotta.

Aisha a un certo punto  esclamò<< perbacco! Pensavo che fosse più vicina questa grotta e invece…>>

La piccola perse il conto di quanti passi aveva fatto e guardandosi indietro si accorse che al ritorno non sarebbe  mai riuscita  trovare la strada di casa perché il bosco era molto fitto.

La fata che si era accorta che la bambina aveva un po’ di paura le disse<< Sta tranquilla! Ci sono io con te e ti aiuterò! Vedrai che andrà tutto bene.>>

Arrivate finalmente nei pressi della grotta trovarono l’orso che dormiva profondamente.

Dovevano assolutamente trovare un modo per non svegliarlo, raccogliere il fiore e fuggire subito via.

Per sbaglio però Aisha nell’avvicinarsi  calpestò la coda dell’animale il quale si sveglio infuriato!

Stava quasi per prendere la bambina quando Garania estrasse la sua bacchetta magica dal suo vestitino e  fece  lui un incantesimo che lo costrinse ad alzarsi in piedi su due zampe a ballare.

Era buffo vedere un orso ballare, ma era l’unico modo per distrarlo; così Aisha aveva il via libera, solo che non sapeva come fosse fatta l’Achillea.

Allora Garania esclamò<<è quella vicino i tuoi piedi cara, bianca con tanti piccoli fiorellini che formano piccoli gruppi!>>

Aisha guardando il fiore si convinse sempre più che la natura era qualcosa di stupendo perchè aveva in serbo così tante ricchezze per gli esseri umani! Subito raccolse il fiore  e insieme a Garania fuggì via.

La fata riportò la bambina a casa sana e salva con il suo fiore curativo.

Aisha ringraziò la fata ma prima che lei scomparisse le chiese<< Garania che fine farà l’orso?>>

<< L’effetto prima o poi svanirà e tornerà tutto alla normalità.>>

Contenta la piccola rientrando a casa vide che il padre finalmente si era alzato dal letto e stava un po’ meglio.

Senza dirgli nulla la bimba si diresse in cucina, prese scodelle e scodelline e preparò la sua dolcissima marmellata con il fiore “magico”.

Quando il padre la assaggiò tornò subito in piene forze; ringraziò la sua piccolina si vestì e uscì per andare a lavorare.

Quando la mamma di Aisha tornò a casa, lei li raccontò tutto quello che era successo; e la mamma divertita dalla storiella gli disse<<Mio caro tesoro, vorrei che tu rimassi sempre bambina perché voi bambini si che avete fantasia! La prossima volta porti anche me nelle tue avventure?>>



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