Pierina e il porcellino
Fiaba pubblicata da: Bettina Donghi
In una soleggiata giornata di primavera nacque una bambina di nome Pierina. Alla nascita di un figlio, mamma Adriana e papà Patrizio, festeggiavano l’evento acquistando un animaletto da far crescere nella loro casetta di campagna. Nella loro casetta c’erano il pony Aurelio, la capretta Gina, la mucca Paola, la gallina Giuditta, il gatto Mario ed il cane Aldo. Per la loro settima creatura mamma e papà decisero di acquistare un porcellino nano. D’accordo con i bambini più grandi chiamarono il porcellino “Danilo”.
Tutti gli animaletti di casa avevano un nome da essere umano perché erano considerati membri della famiglia. Gli animaletti erano accarezzati da tutti, potevano entrare nella casetta ed a volte c’era anche qualche bambino che si addormentava stretto stretto ad un simpatico animaletto.
La piccola Pierina era molto carina, era bella paffuta e sorrideva sempre. Il porcellino era piccolo piccolo, con orecchie dritte ed aguzze ed il colore del mantello era bianco.
Sia Pierina che il porcellino erano diventati l’orgoglio della famiglia. Pierina era incantevole quando dormiva con quel sorriso da angioletto, era un amore quando i suoi fratellini la coccolavano e lei li ringraziava con una carezza,… Il porcellino era molto vivace e si divertiva a farsi rincorrere dagli altri animaletti e dai bambini.
Pierina cresceva e quella bimba paffuta di una volta era solo un ricordo. Con il passare degli anni diventò molto magra ed il suo simpatico viso tondo si fece molto spigoloso.
Pierina era molto spensierata, dolce e piena di attenzioni per tutti ma ad un certo punto qualcosa in lei cambiò. Vide che i suoi fratelli e le sue sorelline avevano un viso molto bello, vide che il loro fisico non era così asciutto come il suo e vedeva che i complimenti della gente non erano mai rivolti a lei…si sentì triste. Incominciò a pensare che mai nessuno le avrebbe mai detto: “Come sei bella!” e questo la faceva star male.
Pierina si era chiusa in se stessa. Non voleva parlare con gli altri bambini perché si sentiva diversa, si vedeva troppo brutta, aveva paura che qualcuno le dicesse: “Come sei brutta Pierina! Perché sei l’unica della famiglia ad essere così brutta?”. Nel frattempo anche il piccolo porcellino era cambiato. Non si sa per quale strano motivo la sua crescita era spropositata. Doveva essere un porcellino nano invece diventava sempre più grassoccio e sempre più alto. Gli altri animaletti ed i bambini della casetta di campagna non lo guardavano più perché non era più quel birbante che si divertiva a farsi rincorrere. Lui ormai era troppo grasso per correre in fretta. Danilo se ne stava sempre tutto solo in un angolo della casa a dormire ed a mangiare.
Ogni tanto, quando mamma Adriana e papà Patrizio erano liberi, riceveva qualche piccola carezza. …Pierina e Danilo erano proprio sfortunati! Pierina era così triste che si rifiutava persino di mangiare. Diventava sempre più magra e tutta la sua famiglia si era stretta attorno a lei. Si vergognava di confessare che il motivo della sua tristezza era dovuto al suo sentirsi brutta, era troppo orgogliosa per ammetterlo. Ma senza sapere il motivo che la rendeva così triste chi mai l’avrebbe potuta aiutare? Un bel giorno Pierina, assonnata, inciampò su Danilo.
Convinta di avergli fatto del male scoppiò a piangere. Pianse così tanto da far accorrere la sua famiglia. In pochi attimi fu circondata da mamma, da papà, dai suoi fratelli, dalle sue sorelline e da un tenero Danilo che la guardava con due occhioni dolci dolci. Fu allora che Pierina vide in quel porcellino così goffo un qualcosa di speciale…vide che i suoi occhi comunicavano tanto amore, vide che anche lui non era più quel bel cucciolo di una volta ma che però era una creatura capace di dare tanto affetto. Pierina abbracciò il suo porcellino e gli diede tanti bacetti.
Da quel momento Pierina e Danilo furono inseparabili. Pierina parlava al porcellino ed il porcellino faceva degli strani versetti quando lei si buttava giù e si avvicinava con il musetto alla guancia di Pierina quando era allegra. Loro due formavano proprio una bella coppia di amici! Pierina si sentiva sempre più sicura di se stessa, non si vedeva più poi così bruttina e le era venuta voglia di uscire dalla casetta di campagna in compagnia del suo inseparabile amico.
Che fatica far muovere Danilo! Danilo, da quando era diventato cicciotello, se ne stava quasi sempre a casa. Quanto ha dovuto faticare Pierina per convincerlo ad uscire! Pierina gli sussurrava: “Dai Danilo andiamo a fare un giretto insieme! Fallo per me! Non essere pigro e non avere vergogna del tuo corpicino tondo tondo! Ricordati che per me sei il più bel porcellino del mondo”. Finalmente, dopo alcuni giorni, Danilo avvicinò il suo musetto alla guancia di Pierina e questo voleva dire “va bene andiamo!”. Mamma e papà furono ben lieti di accompagnare Pierina e Danilo a fare una passeggiata. C’era però un problema…Danilo era indisciplinato!
Dopo pochi passi dalla casetta di campagna incominciò ad allontanarsi per giocare come una volta a farsi acciuffare. Che divertente vedere l’impegno che ci metteva nel dare del filo da torcere a Pierina, a mamma ed a papà! Quella piccola giocherellona palla di grasso con due occhioni espressivi era uno spettacolo davvero imperdibile! La passeggiata durò poco perché con Danilo così birichino mamma e papà non se la sentivano di raggiungere il centro abitato pieno di gente e di mezzi di trasporto. La passeggiata, seppur breve, fece bene a tutti. A Pierina venne il desiderio di ripetere l’esperienza… ma come fare con Danilo? A Pierina allora venne in mente che forse poteva chiedere in prestito il guinzaglio che i suoi fratelli mettevano al cane Aldo. “Chissà se Danilo vorrà farsi mettere il guinzaglio!” pensò Pierina.
Pierina si avvicinò al suo amico speciale con il guinzaglio dicendo: “Vorrei tanto fare ancora una passeggiata con te solo che nel centro abitato non posso lasciarti libero…questo è il guinzaglio di Aldo…lo vorresti provare per favore?”. Danilo prima fece dei versetti poi si avvicinò alla guancia di Pierina per farle capire che accettava la proposta. Pierina mise il guinzaglio al suo amico porcellino, mamma e papà li accompagnarono e per le vie del centro abitato tutti ammiravano quella deliziosa bambina in compagnia dello strano animaletto. I bambini si avvicinavano ad accarezzarlo chiedendo ai propri genitori di regalargliene uno uguale, Pierina finalmente guardava in faccia la gente con aria fiera ed ai suoi genitori scesero delle lacrime di felicità.
Avete mai sentito parlare della moda del “porcellino al guinzaglio per le vie delle città?”…ebbene sì, la moda l’ha lanciata Pierina!