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Tutte le fiabe della categoria "Filastrocche e poesie"

La filastrocca, la poesia a forma di fiaba! Giocare con le parole inseguendo la propria fantasia.
Divertitevi con noi ed inviate le vostre idee.

folletti-birichini

Folletti birichini

Folletti birichini
si aggirano intorno
ad un fungo

son piccini
portano stivaletti
e berrettino

han la barba
bianca lunga
perchè son vecchietti

cantano mangiano dormono
son folletti chiacchierini

Folletti birichini

filastrocca-matita

Filastrocca della matita

Io avevo una matita
tutta bella rifinita
col cappuccio nero in testa
che scriveva lesta lesta
paroline e parolone
di carine e di buffone.

Ma un bel dì la mia matita
si sentì così sfinita
che non volle scriver più
io le dico: ehi matita che fai? Su!.
– Non crucciarti o padroncina
ho la punta troppo fina
che non può durare a lungo
così il foglio più non pungo.-

Filastrocca della matita

carletto-arcobaleno

Carletto dell’arcobaleno

Sull’arcobaleno colorato
ci stava un bambino spensierato.

Il suo nome era Carletto
e aveva davvero un bel visetto.

Se ne stava col nasino all’insù
per vedere le stelle cadere giù.

Ogni tanto scendeva a visitare la Terra,
constatando che non era più tanto bella.

Carletto dell’arcobaleno

fusilli-tegamino-avellino

I fusilli al tegamino di Avellino

A settemila caciotte da Roma, ad Avellino,
scoprirono per caso i fusilli al tegamino.

Fu un gran via vai in quei luoghi,
tutti a provare paste fresche e quei sughi
che rendevano tutti felici. Ogni bimbo mangiando sano
si riempiva di sorrisi.

Nel tegamino un po’ di sugo alla base, e poi fusilli mezzi cotti
con aggiunta di pomodoro, poco olio, sale, e cipollotti fini fini.

I fusilli al tegamino di Avellino

signore-parlava-pollice

Il signore che parlava al suo pollice

Appena trentaquattromila cioccolatini da Torino, a Bobbio Pellice,
c’era un signore così solo che parlava tutto il giorno al suo Pollice.

“Buongiorno amico mio, come va? Andiamo oggi al mercato?!”
“Certamente uomo solo, ma non chiedere sempre a me, sono un pollice,
non dimenticare che c’è pure Mignolo, Indice e tutti gli altri,
anzi utilizza tutta la mano per salutare le persone, vedrai che troverai degli amici, non so che dirti!”

“Cosa credi che non c’ho provato. Molti sono soli come me
e ormai sono abituati, vogliono restar così, e sono tristi
ma io non mi arrendo e tu amico mio, sei l’ultima speranza:

Il signore che parlava al suo pollice

albertuccio-lumaca-senza-guscio

Albertuccio, la lumaca senza il guscio

Il mio nome è Alberto, sono una lumaca. Per gli amici Albertuccio.
Ho deciso di lasciare la mia casa, il mio piccolo grande guscio.

Vorrei conoscere il mondo così com’è,
ma tutti dicono che son lento, allora sai che c’è?

Spiegarvelo così, su due antenne non saprei,
una cosa è certa e ve lo dico:
io le verdure le vedo da vicino, se son buone
mi ci addormento sopra, se son cattive, lì non mi vedrete.

Albertuccio, la lumaca senza il guscio

maccherone-gigante

Il maccherone gigante

C’era un omone di Frosinoneche alla minestra preferiva il maccherone lo preferiva così rosso e piccanteche ne mangiava solo uno, uno gigante. Che strano buongustaio quell’omone di Frosinone.