Epilogo all’undicesimo libro

Epilogo all’undicesimo libro

Fiaba pubblicata da: Redazione

Alla riva così d’un’onda pura
la Musa nel linguaggio degli dèi
tradusse ciò, che gli animali miei
innanzi al cielo esprimono
colla rozza favella di natura.
Interprete di popoli diversi
io li feci parlar, come si vedono
sulla scena gli attori, entro i miei versi.
Non c’è cosa nel mondo e in ogni sfera
che non ragioni nella sua maniera.
E se vi par che parlino le cose
più ch’io non sappia interpretar col canto,
almen dato mi sia
questo modesto vanto
d’aver sgombrata la novella via.
All’opra altri potran con abil mano
e delle Muse col favor gentile,
con nuovi modi, ch’ho tentato invano,
aggiungere splendor ed alto stile.
Ma ben altri argomenti intanto a voi
costringono la mente:
che mentre questa mia Musa innocente
traversa l’acque in piccioletta barca,
Luigi il gran Monarca
pon fine all’ardue imprese
che già stancaro i più famosi eroi.
Se queste canterà Musa più forte,
il Tempo e insieme vincerà la Morte.



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