Lo specchio di Boris
Boris era un bambino come tanti altri. I suoi 9 anni non gli pesavano più di tanto e passava le sue giornate leggendo, giocando, guardando la tv e divertendosi con i suoi amichetti. La sua mamma e il suo papà gli volevano un gran bene, come tutti i genitori del resto con i propri figli: insomma, tutto sembrava rientrare in quella normalità familiare che è consuetudine nella nostra società.
Un giorno, purtroppo molto triste, il suo ultimo nonno ancora in vita si ammalò gravemente. Quando il dottore uscì dalla sua stanza dopo la sua ultima visita a domicilio, parlò con i genitori di Boris i quali a capo chino ed affranti dal dolore si rivolsero al bambino seduto mestamente in disparte, come se avesse già capito che c’era ben poco da fare.
– Boris, il nonno vorrebbe parlarti. – disse la mamma al filgio.
Con molto indugio e lanciando qualche sguardo dubbioso ai suoi genitori, Boris aprì lentamente la porta entrò nella stanza del nonno.
– Oh, caro Boris ! – esclamò con voce fioca il nonno …. – scusa se è un po’ buio ma, sai, il dottore è un tipo un po’ pignolo e non ama che si sprechi troppa luce in occasioni come queste. –



