Il fiuto speciale di Arco
C’era una volta, neanche tanto tempo fa, un cane di nome Arco. Apparentemente era un cane come tutti gli altri: di razza meticcia, stazza media, pelo lungo nero e occhi color ambra. A distinguerlo dagli altri cani era sin da cucciolo, quel suo fiuto a dir poco particolare.
Non è che di udito e vista ne avesse di meno, erano altrettanto sviluppati, ma del fiuto, così raffinato, potevano essere invidiosi i migliori cani da caccia.
Il proprietario di Arco era il Taglialegna del paese, un omone robusto, burbero, chiuso e solitario, dai modi poco gentili. Taglialegna non s’interessava molto del suo cane. L’aveva preso per fare la guardia alla sua legna e una volta che gli dava da mangiare e bere, per lui finiva lì.
“Non ha il guinzaglio, lo lascio libero di girare attorno alla casa, insomma, è soltanto un cane, cosa vuole di più?!”






