Il mio papà è una nuvola

Fiaba pubblicata da: Simone

Il mio papà è una nuvola. Me lo ha spiegato lui prima di andare via, lassù  in alto. Io papà non lo volevo in cielo ma qui con me a fare le trecce a Marika e Monica, le mie bambole preferite, a fare i matti, a guardare i film e a leggere le storie. Lo volevo con me a usare tutti i pastelli colorando un album e poi ancora un album e ancora uno, come piace a me. Dovevamo ancora andare a casa di zia in treno e fare il bagno al mare fatto bene, quello che dura un sacco.
Però papà me lo ha spiegato, che c’era un mostriciattolo che gli dava fastidio. A me allora è venuto un po’ da piangere perché papà mi aveva promesso che andava in cielo solo da vecchietto. Ed è brutto quando non mantieni le promesse, dice papà.
Però ieri papà mi ha salutato. E questa volta ha mantenuto la promessa.
Lui me lo aveva detto, non ti preoccupare Bea che papà ora si trasforma in una nuvola panciona e ti manda le carezze. Sempre, solo per te.
E io oggi l’ho vista, la nuvola, che si è trasformata in una mano di papà bianca come la panna e il braccio lungo lungo e la mano piano piano si muoveva e io l’ho riconosciuto. E’ papà, ho detto a mamma, lo vedi? Lo vedi mamma? E’ papà che mi saluta, è la promessa, la promessa che mi aveva fatto. Mamma è stata zitta zitta e poi ha sorriso.
Il mio papà è una nuvola, e quando passa vicino casa fa scappare tutti tirandogli la pioggia, così restiamo io e lui e io lo saluto e salto e tiro baci, così lui lo sa che l’ho riconosciuto.
L’unica cosa che non so è se porta ancora gli occhiali. Che buffe le nuvole con gli occhiali!!!


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