La luna sonnolenta
Fiaba pubblicata da: Orsola
Nel mese di aprile, quando la natura ama dormire, la luna si nasconde dietro una nube per riposare.
Quando le stelle la chiamano, sbadiglia sonnolenta e non conversa con loro.
“Una timida stella piccola e insignificante” ascoltava, parlare della nana gialla e non riusciva a chiedere cosa fosse, le altre non l’ascoltavano, la ignoravano.
Questo comportamento destò la curiosità della Luna.
“Piccola mia che posso fare per te?”
“Maestosa signora, non so cosa possa essere la nana gialla” chiese.
Stella dell’orsa, con debole voce rispose: “c’è una storia per te …”
Tanto tempo fa gli astri del cielo ignoravano il sole, che a quel tempo non si chiamava sole ma nana, che significava stella maggiore.
Non conoscendo nulla di lui i pianeti non lo accolsero bene.
Nel cielo il sole si sentiva escluso, nemmeno la Terra lo ascoltava quando lui narrava di se.
Marte era molto curioso, il sole era splendente, ma timido e scontroso.
“Signore del cielo, narrami di te e io ti aiuterò”
“Io posso dare calore, fare amicizia con la signora Luna ed aiutare la Terra e i suoi abitanti, ma non ho un vero nome”
A Marte il timido racconto piacque e parlò alla Terra.
La terra acconsentì: “dopo la notte tu apparirai e luce emanerai, Sole sarà il tuo vero nome, così ti chiamerai. Questo è il nostro accordo”.
Dopo una notte di tempesta il sole apparve all’alba e diede luce e calore.
Fu un vero spettacolo della natura, l’astro vinse la timidezza, le stelle e la luna lo amarono e lo rispettarono.
Piccola stella, la timidezza è solo incertezza. Devi farla sparire! Pensa alle cose a te gradite e alle tue belle qualità e avrai lunga vita.
Ricorda: chi ignora verrà ignorato.
La stella iniziò a narrare la storia della Luna con una certa sicurezza. Peccato che la luna per un colpo di sonno tornò a dormire.