La farfalla che rideva

Fiaba pubblicata da: emilio grimaldi

C’era una volta una farfalla che rideva. Non è molto facile per una farfalla con la testolina legata alle antenne e alle ali ingombranti e pesanti abbozzare un sorriso. Eppure lei ci riusciva. Le amiche incipriate di polline la chiamavano la “pupa intimorita”.

Aveva delle ali bellissime. Erano colorate di cielo. Erano blu, rosso, giallo e verde. Il cambiamento del colore dipendeva da quanto rideva. Se rideva forte diventava rossa, se rideva piano diventava giallo. E così con gli altri colori. Era una pupa che non si decideva a diventare farfalla. E quando provava a volare  si colorava sempre in modo diverso. In realtà, più che ridere si arrabbiava perché non sapeva volare, ma le amiche vanitose dicevano che rideva.

Durante il passaggio dall’essere bambina a ragazza, cioè da bruco a pupa, un forte acquazzone aveva rotto il suo involucro prima del tempo, e così rimase ferita. La scrosciante acqua aveva rotto qualcosa dentro di lei. Non avrebbe più volato come le altre. Però rideva, pensavano le amiche. I suoi colori glieli invidiavano tutte, almeno quanto lei invidiava le altre.

Un giorno arrivò da molto lontano una farfalla famosa. Avevano già sentito parlare di lei perché aveva fatto il giro del mondo in un solo anno. Aveva attraversato deserti e ghiacciai; aveva superato piogge, freddi e caldi. Era una specie di eroina e anche un po’ dea tra i suoi simili.

Tutte le si accalcarono. E lei non sapeva come divincolarsi per sfoggiare il suo corpo statuario. Attraverso una piccola fessura nel mucchio d’ali vide “la farfalla che rideva” oppure “la pupa intimorita”. Notò subito la variazione dei colori e rimase molto colpita. Le si avvicinò e le disse:

“Ho conosciuto la sabbia del deserto, l’acqua dei mari, le montagne di molti paesi e ho visto la neve scendere dal cielo come stelle cadenti, ma niente è più bello delle tue ali. Io penso che se riuscirai finalmente a volare le tue ali smetteranno di sfavillare i colori più belli della natura. Dipende da te. Sei stata molto sfortunata ma sei anche fortunata. Nessuna è come te, nel bene e nel male”.

“Ma io sto bene così”, le rispose.

“No, tu sei una farfalla, non puoi accontentarti di stare così. Vola e se i tuoi colori non cambieranno più, sappi che i colori della tua anima continueranno a ridere. Ma non più per tutti, solo per le persone a cui vuoi bene”.

Senza pensarci più di tanto batté le ali per terra per darsi forza. E spiccò il suo primo volo.

La farfalla famosa era emozionata per essere riuscita a convincerla, e anche il suo cuore pulsò più forte per la felicità. Era come se le sue ali cambiassero colore.

***

Favola per Elisa.



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