volpe-lupo

La volpe e il lupo

Fiaba pubblicata da: lucia tremiti

C’era una volta una volpe e un lupo che insieme se ne andavano in giro per la campagna per cercare qualcosa da mettere sotto i denti.

Erano amici per la pelle.

Dopo aver molto girato senza aver trovato niente la volpe disse al lupo: – Lupino, ho fame, vieni con me a mangiare qualcosa?

Il lupo acconsentì dato che la fame caccia il lupo dal bosco.

E siccome allo schiamazzo del gallo si desta la volpe si diressero tutti e due verso un pollaio anche se il lupo sogna le pecore e la volpe le galline.

Trovarono una fessura nella rete e vi ci si introdussero tra gli schiamazzi delle povere galline impaurite.

Iniziarono a mangiare i pennuti in fretta senza neanche masticare e mangia, mangia, mangia, le pance gli divennero grosse come due palloni.

La scaltra volpe però ogni tanto provava a passare dal buco della recinzione per vedere se sarebbe potuta poi uscire.

Il lupo invece di questo non si preoccupava e poco dopo, tutto spaparacchiato, s’addormentò dentro al pollaio.

Al crepuscolo sopraggiunse urlando la contadina con un matterello in mano.

La volpe poté uscire dalla fessura e scappare via rapida come il vento, mentre il lupo nel fuggire si incastrò perché il suo corpo non passava.

La contadina lo agguantò e gli affibbiò un sacco di botte e a calci lo cacciò via mezzo morto.

All’imbrunire il lupo, tutto intontito dai colpi presi, se ne andava in giro sbandando pieno di ammaccature, mentre la volpe si era stesa a terra dietro ad un pagliaio e si era addormentata.

Quando la volpe sentì arrivare il lupo e lo vide gli sembrò mal ridotto.

Svelta fermò subito una contadina che passava tornando dal mercato da vendere la ricotta.

-Buona donna mi dareste un po’ della vostra ricotta che vi è rimasta? – chiese la volpe.

La donna mossa a compassione gliela dette e la furbona velocemente se la spalmò in testa.

Al sopraggiungere del lupo la volpe lo ingannò furbescamente, facendogli credere che a lei la contadina con il mattarello aveva sbucciato il cervello. Disperata fingeva di soffrire.

– Ahi! Ahi! – rispondeva il lupo. – Ho le ossa tutte rotte!

– Codeste sono stupidaggini! – disse la volpe toccandosi la testa. – Guarda me che ho il cervello tutto di fuori!

Il lupo intanto, sentendo i suoi di mali, si lagnava e lei bugiarda gli faceva eco: – Pietro male e Paolo peggio!

Si incamminarono insieme verso il bosco.

La strada però era in salita e, ad un certo punto, la volpe stanca di camminare chiese al lupo: – Lupino, sono così distrutta, mi prenderesti a cavalcioni?

Il lupo anche se lamentandosi acconsentì e mentre si dirigevano verso il bosco la volpe canticchiava prendendolo in giro:

Saliremo piano piano

che lo stronco porta il sano!

 



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