Jack il pupazzo di neve

Fiaba pubblicata da: Orsola

“Cosa ci fai lì da solo?” la renna si avvicinò incuriosita, era l’unico pupazzo della valle, l’unico di quel sentiero innevato triste in quel giorno di neve.

“Non sono solo, ora ci sei tu?” rispose.

Un cartello in legno indicava: “Jack il mio pupazzo di neve”.

“Io sono Sarah. Ma non ti annoi? Qui ricomincia a nevicare”.

“Io amo la neve, il silenzio e la mia amichetta Chiara, che ora sta giocando con le bambole”.

Chiara parlava con Jack ogni giorno e gli raccontava come aveva passato la giornata e ogni giorno, a merenda, gli portava una mela che lasciava nella neve; la nonna poi la toglieva dicendo “Jack ti ringrazia del pensiero!”.

“Che bell’albero che vedo” esclamò Sarah la renna, curiosando dentro la casa dove c’erano Chiara e il fratellino Enrico.

“Ne vanno orgogliosi, vedere i loro volti nello sfavillio di luci mi riempie di gioia, i bambini conoscono lo spirito natalizio e amano il Natale.  Ci trasmettono tanta felicità!” fece la renna Sarah.

“Chiara ed Enrico sono poveri, ma allegri e sereni e un gioco nuovo è ben accolto! Il loro papà è falegname e crea trenini e piccole auto così il Natale è sempre una gioia, anche se non avranno grandi regali ” spiegò.

“La meraviglia sta nello spacchettare sotto l’albero”.

In cameretta Chiara parlava alla sua Dory, una bambola piccola bionda mentre Enrico giocava con il suo camion.

“Io presto dovrò salutarli, il sole mi scioglierà il mio cuore. Il dono più bello per la dolce Chiara sono io, l’adoro è una simpaticissima bambina”.

“Mio caro Jack porta nel tuo cuore di neve queste piccole grandi cose: l’amore di una bimba, il suo sorriso la meraviglia della Vigilia, perché questo è il vero Natale”.

La gioia, l’amore, un sorriso, un dolce pensiero rendono il Natale indimenticabile.  Se pensate bene il Natale non è altro che una semplice festa fatta di meraviglie.



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