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Tutte le fiabe della categoria "Hans Christian Andersen"

Andersen scopre nuove sorgenti del meraviglioso (…), non si deve equivocare con prodotti artigianali e surrogati quali la novelletta edificante, il raccontino didascalico o moralistico, insomma quella che viene chiama (…) letteratura pedagogica.
Il poeta danese ci dona un tipo di fiaba utile alla formazione della mente, di una mente aperta in tutte le direzioni: una leva fondamentale per l’educazione di un uomo, che non sia solo un esecutore ordinato e limitato, un consumatore facilmente plasmabile e pedissequamente subalterno.
Al di là del contenuto immediato e dell’ideologia di cui possano essere di volta in volta portatrici” ci aiutano a conformare criticamente la mente e ad affrontare la realtà con occhio spregiudicato: “di inventare dei punti di vista per osservarla, di vedere l’invisibile, come lo scienziato vede le onde elettromagnetiche dove nessuno aveva mai visto nulla; insomma, proprio come Andersen vede un’intera storia sulla punta di un ago da rammendo.
(G. Rodari, tratto da Wikipedia)
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Nota: i testi sono tratti da diverse traduzioni presenti nella rete con indicazione di libera diffusione e senza vincoli di copyright. Qualora vogliate fare qualche segnalazione in merito, inviate una mail a [email protected] indicando la vostra richiesta e, qualora ne vengano ravvisate adeguate motivazioni, l’articolo indicato verrà immediatamente rimosso.  Vi ringrazio per la collaborazione.

Il rospo

Il pozzo era profondo, quindi la corda era lunga e la carrucola girava a fatica quando bisognava sollevare il secchio pieno d’acqua fino oltre il bordo del pozzo. Il sole non riusciva mai a specchiarsi… Il rospo

Qualcosa

«Voglio diventare qualcosa!» esclamò il maggiore di cinque fratelli «voglio essere utile al mondo, il mio lavoro può anche essere modesto, ma basta che quel che faccio sia di utilità e è già qualcosa. Io… Qualcosa

Penna e calamaio

Nella camera di un poeta, guardando il suo calamaio sul tavolino, qualcuno disse: «È strano quante cose possono uscire da questo calamaio! Che cosa ne uscirà la prossima volta? Sì, è proprio strano!».«È vero» commentò… Penna e calamaio