La volpe pazza
C’era una volta una volpe che impazzì e si aggirava sgambettando sgarbatamente nel bosco e, con scatti improvvisi e feroci, mordeva la corteccia degli alberi, procura dosi ferite alla bocca.
Era diventata pazza chissà perché, chissà per quale scherzo di natura: ché la natura di scherzi ne fa tanti e chissà perché ne fa tanti e non ne fa pochi! Comunque, la bocca insanguinata e sporca le bruciava, e rivoletti di sangue gocciolavano sull’erba. In più, la volpe sbavava e alzava apposta le labbra e mostrava i denti, sgrugnando isterica.
La volpe pazza, la volpe pazza!
Un giorno, con la coda dell’occhio, vide un lupo e decise, conciata com’era, di dargli addosso. Il lupo scappò: era malato!, ma, malato com’era, correva tanto! Si sa: la paura s’impadronisce anche di un lupo, se questo è malato.
La volpe lo acchiappò e gli sferrò, veloce come una saetta, ben undici morsi al collo e il lupo morì ! Voleva mangiarlo, la volpe, ma da tanto duro che era, rinunciò costretta.





