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Tutte le fiabe di rossana costantino

Questa la raccolta personale di rossana costantino. Puoi contribuire anche tu al progetto "Ti racconto una fiaba" inviando i tuoi testi attraverso l'apposita pagina invia la tua fiaba.

ultimo-canto-gallo

L’ultimo canto del gallo

C’era una volta una piccola casupola diroccata, abitata da tre animali: un cane, un gatto ed un gallo.

Un tempo quel rudere era la casa di un contadino, una persona per bene, che non aveva nessuno a cui lasciare i propri averi.

Così i tre animali, alla morte del padrone, avevano cercato di convivere dividendosi i compiti: il cane faceva la guardia, il gatto andava a caccia di topi e di selvaggina, e il gallo dava la sveglia, salutando il sole giorno dopo giorno.

Il cane e il gatto, dopo anni di lotta, erano riusciti a mantenere la pace, e il gallo, che se ne stava in disparte, era molto affezionato ad entrambi.

La tranquillità fu peró sconvolta dall’arrivo di una volpe, furba e maliziosa, che aveva chiesto ospitalità in cambio di un contributo alle provviste.

L’ultimo canto del gallo

gufo

L’orsetto goloso e il gufo musone

Nel bosco si diceva che tra tutti gli animali il più scontroso e musone fosse il gufo; nessuno però era mai riuscito a parlare con lui perché passava tutto il giorno a riposarsi in mezzo alle fitte foglie di un gigantesco albero.

Spesso i pregiudizi, anche se privi di fondamento, con il tempo diventano certezze. In realtà il gufo, come ogni altro animale notturno, usciva dalla sua tana solo quando tutti gli altri animali dormivano profondamente: per questo motivo non aveva mai avuto modo di incontrare nessuno di loro. In quel bosco viveva anche mamma orsa e i suoi tre piccoli, che trascorrevano tutto il tempo a giocare e a divertirsi tra di loro. I tre orsetti andavano matti per il miele, e quando mamma orsa riusciva a scovare un alveare, tutti insieme facevano delle grandi scorpacciate.

Uno dei piccoli però, era molto più discolo e disobbediente degli altri due, e si allontanava spesso per combinare qualche marachella. Infatti, durante una meravigliosa giornata di primavera, l’orsetto impertinente sentì nell’aria un profumino dolciastro e assai familiare, e senza avvertire la sua famiglia se ne andò per la sua strada.

Seguendo quell’odorino delizioso, il cucciolo curioso giunse ai piedi di un albero cavo, e senza pensarci un attimo, infilò il suo musetto nella fessura per controllare cosa ci fosse dentro: il suo nasino aveva fiutato un alveare pieno zeppo di miele!

L’orsetto goloso e il gufo musone

lupo

L’esperimento

Tanto tempo fa, in un paese di cui nessuno ricorda il nome, i bambini e gli adulti cominciarono a litigare per ogni sciocchezza. L’equilibrio di quella comunità si era spezzato, e mentre i bambini non facevano che piangere e fare i capricci, gli adulti, a causa del cattivo umore, non riuscivano a combinare nulla di buono. Ogni cosa sembrava andare a rotoli a causa di quegli stupidi litigi, e nessuno riusciva a ritrovare la serenità perduta. Insomma, il mondo sembrava girare al contrario per quegli scellerati, e poco importava che gli uni o gli altri avessero ragione, tanto era grave che non si arrivasse a capo della questione.

Si sa, queste balordaggini avvengono solo nel mondo degli uomini, perché per gli animali non c’è il tempo necessario per litigare per le sciocchezze. Infatti ogni animale del pianeta sa bene che tutte le forze e le energie devono essere impiegate solo per sfamare se stessi ed i cuccioli, il resto ha ben poca importanza! Ma a questo non avevano pensato né i bambini né tanto meno gli adulti di quella comunità.

L’esperimento