lingua-gesti

La lingua dei gesti

Fiaba pubblicata da: Rosy

Nacque da un prato fiorito
pieno d’amore da una rosa e un tulipano un bel bocciolo di giglio

era un bocciolo bello dolce e delicato
era sempre sorridente
mamma e papà erano felici di lui

Ma col passare del tempo
si accorsero che c’èra qualcosa in lui di diverso
perchè quando lo chiamato Bocciolo di giglio non li ascoltava

cosi’ cominciarono ad insegnarle la lingua dei gesti con i loro petali

imparò molto presto
e cosi’ bene che capiva ogni cosa che veniva detta

La cosa più triste fu
quando voleva fare amicizie
coi suoi compagni di scuola
veniva sempre lasciato da solo
perché nessuno capiva quello che diceva

cosi’ rimase solo e triste
per compagnia aveva solo un gattino bianco bianco come lui

Con questo gattino un giorno per caso incontrò un amichetto
solo anche lui
perchè anche lui parlava coi segni

diventarono amici non si lasciarono mai più
giocavano e si divertivano a parlare e raccontarsi tante cose perché si capivano coi gesti

Una mattina successe una tragedia
il gattino bianco che era birichino
per saltare una ringhiera e rincorrere una farfalla inciampò
e si fece male la zampina

il Bocciolo e il suo amichetto cominciarono a gridare a chiedere aiuto con i gesti
ma nessuno li capiva e ascoltava
cosa dicessero

il gattino stava molto male
quando in quel preciso momento passò di li un bambino
vide il gattino il fiore e il suo amichetto che piangevano

e con le mani spiegavano
cosa era successo al gattino
che si era fatto tanto male e dovevano andare dal medico

Per fortuna il bambino sapeva leggere i segni con le mani
prese il gattino e lo portò a curarlo insieme al suo papà
e grazie al lui il gattino guari’

Dopo molto tempo
si sparse la voce che quel bambino
che aveva salvato il gattino
era figlio di un importante uomo

Da allora fu obbligò per tutti in quel prato
di far ritorno a scuola per imparare e studiare
l’alfabeto dei segni

come quando da piccoli abbiamo imparato l’alfabeto
e i numeri ho una lingua straniera

Da quel giorno in quel prato
tutti si capiscono e tutti si vogliono bene

Impara anche tu….
cosi’ non ci sarà più nessuno solo



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