Il soldatino rubato
A vederli lì tutti insieme ammucchiati in una scatola di cartone, così belli, così affascinanti nella loro posa guerriera, la tentazione di allungare la mano, mentre i grandi discutevano distrattamente, e mettermene uno in tasca fu più forte di ogni altra cosa.
In fondo, in quell’esercito di soldatini sapere che uno di loro fosse scomparso in battaglia neanche sarebbe stato notato.
A me, che mai aveva posseduto un soldatino, quell’unico bastava.
E fu così che trascorsi buona parte del pomeriggio a far fare mille acrobazie al mio soldatino, fino a quando non mi si avvicinò la vecchia strappandomelo di mano «Non è tuo», mi disse senza esitare, «l’hai rubato al mio nipotino!».

