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Tutte le fiabe che parlano di "pecorella"

La più completa raccolta di fiabe, favole e racconti brevi che parlano di "pecorella", tra le migliaia inviate da tutti gli autori di "Ti racconto una fiaba".

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La valle di lacrime

Il paese di Lagopiano non aveva mai conosciuto la siccità.

C’era tanta acqua, ed era da sempre considerato il polmone verde del mondo, poiché ricco di prati sterminati, valli, montagne e colline, fiumi, laghi, torrenti.

Un inverno, però, la popolazione locale rimase vittima di una devastante alluvione, che travolse e distrusse mezzo paese.

Bisogna spiegare meglio la situazione.

C’era una montagna oltre un fitto bosco, chiamato Monte dei Piagnoni perché si diceva fosse abitato da una strana comunità di gente che piangeva tutto il giorno e non smetteva mai.

La valle di lacrime

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I Tre Porcellini e la gara di ballo

Ezechiele Lupo era ricoverato al reparto Grandi Ustionati presso l’ospedale San Fulgenzio del bosco di Rivaviva. Fasciato dal muso alle zampe.

Da una ventina di giorni ormai si trovava lì, in quelle condizioni. Quotidianamente il fratello e la paziente signora Giancarla, la sua governante, andavano a trovarlo per imboccarlo e tenergli un po’ di compagnia.

Ruffo il fratello gli portava i giornali, Giancarla gli preparava dei sughetti e delle creme delicate, perché Ezechiele non poteva masticare.

I Tre Porcellini e la gara di ballo

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Il vecchio lupo malandato e la pecorella

«Mi son spogliato di tutti li vizi», disse un giorno un vecchio lupo alla pecorella,«mo’ possiamo stare assieme e vivere felici. Come vedi son tutto spelacchiato e frusto, la dentatura è marcia, le forze più non me sorreggono, camino a stento e con un bastone in mano. Ormai m’accontento di mangiare una semplice brodaglia che mi prepara Commara Volpe, giusto per  placare quella poca di fame che ancora m’è rimasta in corpo. Adesso che son vecchio e stanco vorrei redimermi de li peccati commessi in gioventù e domandar perdono a tutta la tua specie per quante volte mi son nutrito d’un tenero cosciotto».

Rispose allor belando la giovane pecorella:
«Giacchééé avete dichiarato testééé d’esser in cattiva sorte e di non poter più nuocere alla mia specie;poichééé vi vedo in questa condizione malridotta,  vi faccio allor il piacer di metter fine alle disgrazie vostre».

Il vecchio lupo malandato e la pecorella