Storia di un maggiolino e di un bruco
Una mattina il maggiolino si svegliò particolarmente allegro.
Era giorno di mercato e sarebbe andato presto per poter scegliere tutto ciò che più gli piaceva. Voleva cucinare un delizioso pranzetto e trascorrere quel pomeriggio di ottobre al calduccio in poltrona davanti al focolare, che l’avrebbe protetto dai primi rigori dell’inverno.
Dopo un’abbondante colazione uscì di casa con sciarpa, cappello e ombrello, e si diresse verso la Grande Quercia, attorno alla quale ogni sabato veniva allestito il più grande mercato del bosco.
Già a quell’ora del mattino numerosi animaletti si erano radunati per potersi accaparrare le brioches e i croissants appena sfornati, con o senza marmellata, con o senza crema, con o senza cioccolata.
Alcune donnole si erano riunite a crocchio attorno al banco dei pizzi e dei merletti, per scegliere stoffe di qualità sopraffina con le quali confezionare camicette e vestiti per figlie e nipoti.

