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Tutte le fiabe che parlano di "artigiano"

La più completa raccolta di fiabe, favole e racconti brevi che parlano di "artigiano", tra le migliaia inviate da tutti gli autori di "Ti racconto una fiaba".

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L’omone di Chatillon che costruiva carillon

Tratto da “PAESI CHE VAI,  FILASTROCCHE CHE TROVI”

A pochi chilometri di sci da Aosta, in Valle d’Aosta appunto, c’è Chatillon,
un piccolo paese dove viveva un omone grande e grosso che costruiva Carillon.

Lontano parente di un signore di Ginevra, orologiaio con tanta pazienza,
che creava già queste magie per dare ai bimbi una speranza.

La giostra con cavalli e pupazzi colorati è la più ricercata
nel mondo di ogni fantasia, ed ecco che l’omone iniziava la sua arte,
a dire il vero molti ancora oggi dicono che quando lavorava se ne stesse un po’ in disparte.

L’omone di Chatillon che costruiva carillon

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Celestino Mingherlino e il cavallino a dondolo

Il giocattolaio Lauro ha uno splendido negozio da tantissimi anni. Non è un negozio come tutti gli altri, di quelli che vendono giochi di plastica, cinesi, con le musichette e le lucine, tutti colorati che dopo una settimana ti stufi e non ci vuoi giocare più.

Quello di Lauro è un negozio speciale, con giocattoli artigianali in legno stuccato. Artigianali nel senso che a costruirli e a dipingerli è proprio Lauro, con quelle sue mani magiche che danno vita ai pezzi di legno.

È un negozio molto antico, è stato del papà di Lauro, ancora prima del nonno, ancora prima del bisnonno, ancora prima del bis- bis nonno, e così a ritroso fino a chissà quanto tempo fa. Nessuno ha mai avuto cuore di cedere l’attività a qualcun altro, perché quella di Lauro è una famiglia di artisti con la vena creativa, e perciò il negozio ha sempre avuto vita felice.

Celestino Mingherlino e il cavallino a dondolo

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Celestino Mingherlino e l’aquiplano

Mastro Sigfrido era il falegname più famoso del bosco, anche perché era l’unico in zona.

Lavorava la legna in maniera elegante e sapiente, realizzando superbi pezzi da collezione.

Non era un falegname qualunque, ma un vero e proprio artista, anzi, il re dei cavalli a dondolo, come amava definirsi.

Gli venivano commissionati lavori anche dall’estero. Un suo affezionatissimo cliente era Lord James Horwood, banchiere di professione e critico d’arte, disposto a spendere cifre proibitive per uno dei famosi pezzi di Mastro Sigfrido.

Celestino Mingherlino e l’aquiplano