Il tasso Clementino

Fiaba pubblicata da: liberacarta

“Uffa Uffa qui e tutto sporco”– brontola Clementino mentre pulisce la sua tana.

Clementino era un tasso che viveva nella sua bella tana, molto grande con tante gallerie e ampi spazi, amava l’ordine e la pulizia, era talmente ossessionato che su dodici mesi dell’anno sei ne passava a rassettare e ripulire.

Da un po’di tempo condivideva la sua tana con mamma Volpe, per chi non lo sa a volte le volpi e i tassi riescono a condividere le loro tane.

La Volpe Tina aveva partorito da poco i suoi tre cuccioli Nino, Pino e Lina e come tutti i cuccioli indisciplinati facevano chiasso, creavano disordine e disturbavano il tasso.
“ Tina per favore richiama i tuoi cuccioli, c’e abbastanza disordine qui”.
“ Hai ragione Clementino e ti chiedo scusa, lo so che mi hai ospitato volentieri nella tua tana e per questo te ne sono grata, ti chiedo un po’di pazienza, non riesco ancora a far capire bene le cose hai miei tre cuccioli ”- rispose mamma volpe mentre, brontolando e girando le spalle Clementino se ne andava.

Tina era abituata a uscire spesso dalla tana in cerca di cibo e i tre cuccioli rimanevano per tante ore da soli, la tana era divisa da una piccola galleria che separava lo spazio per mamma Volpe da quello di Clementino.

Una mattina come tante mentre Clementino era  attento a ripulire la sua tana rimase impigliato in una grossa radice che spuntava dal soffitto di una delle gallerie.
“ Aiuto, aiuto per favore aiutatemi”- gridava a squarcia gola Clementino.

Mamma Volpe era uscita da ore c’erano solo i tre cuccioli che giocavano e si rincorrevano.

“Aiuto, aiuto mi sono incastrato”– gridava il tasso, sperando che dall’altra parte mamma Volpe lo sentisse e corresse a dargli una mano.
I tre cuccioli giocherelloni si fermarono d’improvviso.
“ Ascoltate c’è qualcuno che sta chiedendo aiuto”-disse Lina.
Incominciarono ad ascoltare per capire da dove provenissero quelle grida.
“ E’ Clementino che grida” – esclamò Pino.
“Clementino cosa succede”-disse Nino.
“Mi sono incastrato in una grossa radice”-rispose tutto agitato.
“La mamma no e qui, non si riesce neanche a raggiungerti-disse Lina.

Mamma Volpe prima di uscire ogni volta metteva sempre qualche ostacolo nella galleria centrale, per impedire ai cuccioli di raggiungere la zona dedicata a Clementino.

“Abbiamo una grossa zolla di terra, qui davanti come facciamo a passare….. dai proviamo a spostarla”–disse Lina.
E uno e due e tre i cuccioli riuscirono a togliere la zolla e raggiungere finalmente il tasso.
“Aiutatemi vi prego”-gridava il povero Tasso.

I tre iniziarono a muovere il Clementino chi tirava una zampa chi l’altra,chi spingeva il grosso sedere, una vera e propria tortura per Clementino e tira di qua e tira di la alla fine tutti insieme con un grosso spintone lo liberarono, ritrovandosi tutti e tre sopra la sua pancia e cercando di ripulirlo lo sporcarono ancora di più.

In quel momento arrivò anche mamma Volpe, vedendo il gran disordine e sentendo il frastuono immaginò il peggio.
“Lina, Pino e Nino dove vi siete cacciati”- grido Tina che guardando avanti li trovò sul povero Tasso.
“Scendete subito da li, cosa avete combinato.”- grido ai tre monelli.
“No non ti preoccupare non sembra quello che vedi”-rispose Clementino e rassicurandola le racconto tutto quello che era accaduto.

E così dal quel giorno in poi le cose cambiarono in quell’affollata tana, il nostro Clementino si dedica sempre meno alla sua ossessione per ordine, con piacere teneva i tre cuccioli quando mamma volpe se ne andava a caccia, era diventato come un nonno per loro, gli raccontava delle storie, insegnava loro sempre delle cose nuove e soprattutto l’ordine e la pulizia alla quale teneva molto.



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