La renna pasticciona

Fiaba pubblicata da: Licia Calderaro

La sera del 24 dicembre, vigilia di natale, una delle dodici renne di Babbo Natale fu invitata ad una festa. Si chiamava Stella e per l’occasione si era pettinata il corpo peloso, sistemata gli zoccoli e lucidata le corna.

Voleva essere bellissima e dopo essersi spruzzata del profumo all’abete si recò in una grandissima casa al centro del bosco.

Era una casa molto bella e … golosa. Il tetto era fatto con la panna, le finestre erano alla crema, le pareti alla pasta sfoglia e la porta al cioccolato.

Stella bussò con lo zoccolo sulla porta al cioccolato finissimo al latte e dopo pochi secondi la porta si riaprì.

Quando la renna entrò, vide due bambini seduti al tavolo con una strega. Stavano cenando e guardarono Stella meravigliati. La strega si alzò e mise a bollire dell’acqua in un grande pentolone … leccandosi i baffi.

Uno dei bambini gli disse divertito : “Hey, guarda che hai sbagliato fiaba, la festa di Natale non è qui. Questa è la casa della strega cattiva ed io sono Hansel, e la bambina che vedi seduta con me è mia sorella Gretel. Sbrigati ad andartene, credo che la strega abbia intenzione di cucinare lo stufato di renna per cena.”

Stella non se lo fece ripetere due volte e scappò via a zampe levate.

“Vergognati Hansel” lo rimproverò la strega mentre metteva l’acqua in una borsa di plastica per riscaldarsi “Non avresti dovuto spaventare una renna di Babbo Natale così”

“Mi diverto” rispose Hansel “e poi non è colpa mia se ha sbagliato storia”

Dopo aver corso per un bel po’, Stella arrivò in un’altra casa, e dopo essersi assicurata che fosse la casa giusta, entrò senza nemmeno bussare alla porta.

C’erano tante altre renne alla festa e sul tavolo c’era tanta paglia buona da mangiare. La renna Dj mise subito della musica e tutte quante iniziarono a ballare battendo gli zoccoli sul pavimento e battendo le corna a ritmo di musica.

Stella ballava come una pazza ma dopo un po’ ebbe sete. Si avvicinò al tavolo e iniziò a bere a grandi sorsate un succo di colore rosso, era così buono che lo bevve tutto, senza lasciarne neanche una goccia alle sue compagne.

Camminò barcollando per la sala e singhiozzò dicendo: “Hic Hic è proprio buono questo succo di frutta, ne avete ancora un po’? hic hic”

Poco dopo cadde a terra russando così forte che tutte quante dovettero tapparsi le orecchie, persino renna Dj fermò la musica per non rompersi i timpani.

“Eccoti qui, ti ho cercata dappertutto” gridò Babbo natale spalancando la porta. Si avvicinò a Stella e gridò “Svegliati pasticciona, ne hai combinata un’altra delle tue.”

“Babbo natale hic hic” si svegliò Stella “Sei venuto a portarmi un altro succo di frutta? Hic hic”

“Ma quale succo di frutta? Hai bevuto tutto il vino! E adesso come farai a guidare la slitta a mezzanotte? Se ci fermeranno i vigili di natale saranno guai”

“Ci penso io” intervenne renna salva tutti. Prese una caffettiera e fece bere del fortissimo caffè bollente a Stella, la quale si riprese subito.

Babbo Natale la afferrò per un orecchi… ehm ehm per un corno e la legò da sola alla slitta.

Per punizione doveva guidare senza l’aiuto delle sue colleghe.

Era appena scoccata la mezzanotte e partirono subito volando nel cielo blu. Arrivata l’alba e consegnato l’ultimo regalo, Babbo Natale e Stella tornarono a casa … a piedi.

La renna aveva scambiato una bottiglia di liquore per dell’acqua e si era ubriacata di nuovo.

La polizia di Natale li aveva fermati e avevano sequestrato la slitta. Babbo Natale camminava sbuffando, era molto arrabbiato con quella renna combina guai.

“Dai” disse Stella cercando di farsi perdonare “Abbiamo fatto in tempo a consegnare tutti i doni, la slitta ce la ridaranno di sicuro domani. Adesso possiamo tornare a casa tranquilli, non possono toglierci più niente ormai”

“ Parla per te” gridò Babbo Natale “non hanno sequestrato solo la slitta, hanno anche sequestrato il mio vestito rosso e il mio cappello. Per colpa tua sto tornando a casa … in mutande!”



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