Il mercante di tappeti
Fiaba pubblicata da: annamariavillani
C’era una volta in un’antica città, un grande castello con a capo il Re e la Regina. Un giorno alla loro corte si presentò un giovane mercante, mostrò loro un prezioso tappeto, egli asseriva che avesse molti poteri, uno dei quali era quello di volare in alto sino a toccare il cielo.
Il Re molto incuriosito chiese al mercante quanto venisse a costare, l’uomo prontamente rispose:
” Maestà, questo tappeto vale quanto tutto l’oro della terra, ha un dono che nessun altro ha, quello di raggiungere in brevissimo tempo gli astri del cielo.”
Il Re sempre più interessato, chiese al mercante di poterlo provare e verificarne la sua straordinarietà. Se ciò che asseriva il mercante fosse stato vero, il Re lo avrebbe nominato ministro del suo regno.
Di seguito presero posto sul magico tappeto, dopodiché intrapresero il viaggio.
Il Re diede disposizione al mercante di guidare il tappeto verso la luna.
Il mercante a sua volta diede ordine al tappeto di intraprendere tale rotta, ma esso sembrava non dargli ascolto, di posizionarsi sulla traiettoria della luna non ne voleva proprio sapere .
Allora il Re fece una seconda proposta , quella di poter visitare la stella più vicina.
” Questo il tappeto lo può fare?” Chiese al mercante un po’seccato.
” Certo che sì ! ” replicò l’uomo con una certa enfasi.
Così diede ordine al tappeto di intraprendere la nuova rotta, ma il tappeto di avviarsi non ne voleva proprio sapere.
Il Re iniziò a perdere la pazienza , per cui chiese al mercante di condurlo verso l’astro più brillante, il sole. L’uomo diede per la terza volta ordine al tappeto ammonendolo che se non l’avesse fatto, una volta rientrati a terra, se ne sarebbe disfatto per sempre.
Il tappeto si posizionò immediatamente lungo la traiettoria del sole ed iniziò subito il viaggio.
Man mano però che si avvicinavano al sole i suoi raggi divenivano sempre più roventi ed era quasi impossibile proseguire oltre.
Allora il Re comprese che ciò che proponeva il mercante non era per nulla realizzabile e visto il pericolo incombente di finire arrosto, chiese all’uomo di tornare immediatamente sulla terra .
Il mercante diede al tappeto l’ordine di rientro, ma esso all’improvviso sembrò andare in confusione dirigendosi dritto verso il sole .
Nel frattempo il caldo si faceva sempre più intenso e l’aria diveniva sempre più irrespirabile, il Re ed il mercante erano quasi certi che per loro fosse giunta la fine, quando all’improvviso si scatenò una tempesta solare che posizionò il tappeto in direzione della terra, evitando così ai due di finire arrosto.
Una volta giunti sulla terra, il Re furibondo rimproverò severamente il mercante, sostenendo di avergli promesso l’impossibile.
” Maestà – rispose l’uomo- io non sono che un umile venditore, forse avrò esagerato nell’elencare le qualità del tappeto, ma voi siete pur sempre un credulone e se aveste avuto buon senso, tutto questo non si sarebbe verificato, che questo vi serva da lezione. ”
Dopodiché raccolse il tappeto , lo mise sulle spalle e se ne andò per la sua strada, lasciando il Re da solo a meditare sull’accaduto.